Ordinanze nº T-797/16 of Tribunal General de la Unión Europea, June 01, 2017
Resolution Date | June 01, 2017 |
Issuing Organization | Tribunal General de la Unión Europea |
Decision Number | T-797/16 |
Ricorso per risarcimento danni - Ricorso manifestamente infondato in diritto
Nella causa T-797/16,
Ori Martin SA, con sede in Lussemburgo (Lussemburgo), rappresentata da G. Belotti, avvocato,
ricorrente,
contro
Corte di giustizia dell’Unione europea,
convenuta,
avente ad oggetto una domanda basata sull’articolo 268 TFUE e diretta a ottenere il risarcimento del danno che la ricorrente avrebbe asseritamente subito a causa della violazione dell’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea da parte della Corte di giustizia dell’Unione europea,
IL TRIBUNALE (Seconda Sezione),
composto da M. Prek (relatore), presidente, F. Schalin e J. Costeira, giudici,
cancelliere: E. Coulon
ha emesso la seguente
Ordinanza
Procedimento e conclusioni della ricorrente
1 Con atto introduttivo depositato nella cancelleria del Tribunale il 15 novembre 2016, la ricorrente, Ori Martin SA, ha proposto il presente ricorso.
2 Essa chiede che il Tribunale voglia:
- dichiarare e accertare la violazione dell’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea da parte della Corte di giustizia dell’Unione europea;
- per l’effetto, condannare l’Unione europea a risarcire il danno da essa patito, da quantificarsi in EUR 13,3 milioni o nell’altra somma che sarà reputata equa;
- condannare la Corte di giustizia dell’Unione europea alle spese e agli onorari del presente giudizio.
In diritto
3 A termini dell’articolo 126 del regolamento di procedura del Tribunale, quando un ricorso è manifestamente infondato in diritto, il Tribunale può statuire con ordinanza motivata, senza proseguire il procedimento.
4 Nel caso di specie, il Tribunale ritiene di essere sufficientemente edotto dagli atti di causa e decide, in applicazione di tale articolo, di statuire senza proseguire il procedimento.
5 Il Tribunale rileva che, con il presente ricorso, la ricorrente chiede, in sostanza, che l’Unione sia dichiarata responsabile per l’illiceità da cui sarebbe viziata la sentenza del 14 settembre 2016, Ori Martin e SLM/Commissione (C-490/15 P e C-505/15 P, non pubblicata, EU:C:2016:678).
6 Si deve anzitutto rilevare come una simile domanda si differenzi da quelle che possono essere proposte per ottenere il risarcimento dei danni asseritamente subiti a causa della durata eccessiva del procedimento dinanzi ai giudici dell’Unione (v., in tal senso, sentenze del 16 luglio 2009, Der Grüne Punkt - Duales System Deutschland/Commissione, C-385/07 P, EU:C:20...
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