Regulation (EU) No 994/2010 of the European Parliament and of the Council of 20 October 2010 concerning measures to safeguard security of gas supply and repealing Council Directive 2004/67/EC Text with EEA relevance

Coming into Force03 March 2011,02 December 2010
End of Effective Date31 December 9999
Published date12 November 2010
ELIhttp://data.europa.eu/eli/reg/2010/994/oj
Date20 October 2010
Celex Number32010R0994
Official Gazette PublicationOfficial Journal of the European Union, L 295, 12 November 2010
L_2010295IT.01000101.xml
12.11.2010 IT Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 295/1

REGOLAMENTO (UE) N. 994/2010 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

del 20 ottobre 2010

concernente misure volte a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas e che abroga la direttiva 2004/67/CE del Consiglio

(Testo rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 194, paragrafo 2,

vista la proposta della Commissione europea,

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1),

previa consultazione del Comitato delle regioni,

deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria (2),

considerando quanto segue:

(1) Il gas naturale (in prosieguo: «gas») è una componente essenziale dell’approvvigionamento energetico dell’Unione europea: rappresenta infatti un quarto della fornitura di energia primaria e serve principalmente alla produzione di energia elettrica, al riscaldamento, come materia prima per l’industria e come carburante nei trasporti.
(2) Negli ultimi dieci anni il consumo di gas ha subito un rapido aumento in Europa. A fronte di una produzione interna in calo, le importazioni sono aumentate ancora più rapidamente, creando così una maggiore dipendenza dalle importazioni e la necessità di affrontare i problemi legati alla sicurezza dell’approvvigionamento del gas. Inoltre, alcuni Stati membri si ritrovano ad essere una «isola del gas» per effetto dell’assenza di connessioni infrastrutturali con il resto dell’Unione.
(3) Stante l’importanza del gas nel mix energetico dell’Unione, il presente regolamento ha lo scopo di dimostrare all’utenza che sono adottate tutte le misure necessarie a garantirne l’approvvigionamento costante, specie in caso di condizioni climatiche difficili e in caso di interruzioni del servizio. Si riconosce che questi obiettivi dovrebbero essere conseguiti con le misure più efficienti in termini di costi per non compromettere la competitività relativa di questo combustibile rispetto ad altri.
(4) La direttiva 2004/67/CE del Consiglio (3) ha istituito per la prima volta un quadro giuridico a livello comunitario volto a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas e a dare un contributo al corretto funzionamento del mercato interno del gas nell’eventualità di interruzioni delle forniture. La direttiva ha inoltre istituito il gruppo di coordinamento del gas, che è stato utile per lo scambio delle informazioni e la definizione di azioni comuni a livello di Stati membri, Commissione, settore del gas e consumatori. La rete di corrispondenti per la sicurezza energetica, sostenuta dal Consiglio europeo del dicembre 2006, ha migliorato le proprie capacità di raccolta delle informazioni e ha fornito un preallarme in caso di potenziali minacce alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico. La nuova normativa sul mercato interno dell’energia adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel luglio 2009 rappresenta un passo importante per il completamento del mercato interno dell’energia ed è finalizzata espressamente a potenziare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nell’Unione.
(5) Tuttavia, nell’ambito delle misure vigenti in materia di sicurezza dell’approvvigionamento del gas adottate a livello dell’Unione, gli Stati membri dispongono ancora di un notevole margine di discrezionalità riguardo alla scelta delle misure. Se la sicurezza dell’approvvigionamento è in pericolo in uno Stato membro c’è il rischio evidente che gli interventi predisposti unilateralmente dallo Stato membro interessato possano ostacolare il corretto funzionamento del mercato interno del gas e la fornitura di gas all’utenza. L’esperienza recente ha dimostrato come tale rischio sia reale. Per far sì che il mercato interno del gas funzioni adeguatamente anche in caso di una carenza delle forniture, è necessario garantire solidarietà e coordinamento nella risposta alle crisi degli approvvigionamenti, sia in termini di prevenzione che di reazione alle interruzioni concrete delle forniture.
(6) Il gas a basso potere calorifico è distribuito in alcune aree dell’Unione. Date le sue caratteristiche, il gas a basso potere calorifico non può essere utilizzato in apparecchi concepiti per il gas ad alto potere calorifico. Il gas ad alto potere calorifico può comunque essere utilizzato in apparecchi concepiti per gas a basso potere calorifico se convertito in gas a basso potere calorifico, ad esempio mediante l’aggiunta di azoto. Le specifiche del gas a basso potere calorifico dovrebbero essere esaminate a livello nazionale e regionale e dovrebbero essere prese in considerazione nella valutazione del rischio e nei piani d’azione preventivi e d’emergenza a livello nazionale e regionale.
(7) La diversificazione delle fonti e delle rotte del gas per l’approvvigionamento dell’Unione è essenziale per migliorare la sicurezza di approvvigionamento dell’Unione nel suo complesso e dei suoi singoli Stati membri. In futuro la sicurezza dell’approvvigionamento dipenderà dall’evoluzione del mix di combustibili, dallo sviluppo della produzione all’interno dell’Unione e nei paesi terzi che la riforniscono, dagli investimenti negli impianti di stoccaggio e dalla diversificazione delle rotte del gas e delle fonti di approvvigionamento, all’interno e all’esterno dell’Unione, compresi gli impianti per il gas naturale liquefatto (GNL). In tale contesto si dovrebbe dedicare particolare attenzione alle iniziative infrastrutturali prioritarie identificate nella comunicazione della Commissione del 13 novembre 2008, intitolata «Secondo riesame strategico della politica energetica — Piano d’azione dell’UE per la sicurezza e la solidarietà nel settore energetico», ad esempio il corridoio meridionale del gas (Nabucco e gasdotto ITGI (Interconnector Turkey-Greece-Italy), una fornitura adeguata e diversificata di GNL per l’Europa, un’efficace interconnessione della regione del Baltico,l’ anello per l’energia nel Mediterraneo e adeguate interconnessioni nord-sud nell’Europa centrale e sud-orientale.
(8) Per ridurre gli effetti di possibili crisi provocate dall’interruzione delle forniture di gas, gli Stati membri dovrebbero agevolare la diversificazione delle fonti energetiche nonché delle rotte e delle fonti di approvvigionamento del gas.
(9) Un’interruzione importante della fornitura di gas all’Unione può avere ripercussioni in tutti gli Stati membri, nell’intera Unione e sulle parti contraenti del trattato che istituisce la Comunità dell’energia (4), firmato ad Atene il 25 ottobre 2005, con conseguenti danni economici gravi per tutta l’economia dell’Unione. Analogamente, l’interruzione della fornitura di gas può avere un grave impatto sociale, in particolare sui gruppi di clienti più vulnerabili.
(10) Determinati utenti, fra cui quelli domestici e quelli che forniscono servizi sociali essenziali come assistenza sanitaria e custodia di bambini, attività educative ed altri servizi sociali e di welfare, nonché servizi indispensabili per le funzioni di uno Stato membro, sono particolarmente vulnerabili e possono richiedere protezione. Una definizione ampia di questa utenza protetta non dovrebbe porsi in contrasto con i meccanismi di solidarietà europea.
(11) La relazione sull’attuazione della strategia europea in materia di sicurezza approvato dal Consiglio europeo del dicembre 2008, individua nella crescente dipendenza dalle importazioni di energia un notevole rischio supplementare per la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’Unione e sottolinea come la sicurezza energetica sia una delle nuove sfide da affrontare nell’ambito della politica sulla sicurezza. Il mercato interno del gas è cruciale per aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nell’Unione e per ridurre l’esposizione dei singoli Stati membri agli effetti dannosi delle interruzioni delle forniture.
(12) Per il regolare funzionamento del mercato interno del gas è necessario che le misure adottate per salvaguardare la sicurezza dell’approvvigionamento del gas non provochino indebite distorsioni della concorrenza o compromettano il funzionamento efficace del mercato interno del gas.
(13) Il guasto della principale infrastruttura del gas, il cosiddetto principio N – 1, è una possibilità reale. L’utilizzo del guasto di tale infrastruttura come parametro di riferimento per valutare cosa dovrebbero fare gli Stati membri per compensare le carenze nelle forniture è un punto di partenza valido per un’analisi della sicurezza dell’approvvigionamento di gas in ogni Stato membro.
(14) Al fine di far fronte alle interruzioni dell’approvvigionamento è fondamentale disporre all’interno dei singoli Stati membri e in tutta l’Unione di un’infrastruttura del gas adeguata e diversificata che comprenda in particolare nuove infrastrutture per il gas in grado di connettere gli attuali sistemi isolati che costituiscono le isole del gas con gli Stati membri confinanti. L’esistenza di criteri minimi comuni in materia di sicurezza dell’approvvigionamento del gas dovrebbe garantire parità di condizioni per la sicurezza dell’approvvigionamento, tenendo comunque conto delle peculiarità nazionali o regionali, e creare importanti incentivi per costruire l’infrastruttura necessaria e migliorare il livello di preparazione nell’eventualità di una crisi. Le misure a livello della domanda, ad esempio il passaggio ad altri combustibili, possono svolgere un ruolo prezioso per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento se possono essere applicate rapidamente e se riescono a ridurre sensibilmente la domanda per far fronte ad un’interruzione delle forniture. Occorre promuovere ulteriormente l’utilizzo efficiente
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