Council Decision (CFSP) 2021/481 of 22 March 2021 amending Decision (CFSP) 2020/1999 concerning restrictive measures against serious human rights violations and abuses

Published date22 March 2021
Date of Signature22 March 2021
Official Gazette PublicationOfficial Journal of the European Union, L 099I, 22 March 2021
LI2021099IT.01002501.xml
22.3.2021 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea LI 99/25

DECISIONE (PESC) 2021/481 DEL CONSIGLIO

del 22 marzo 2021

che modifica la decisione (PESC) 2020/1999 relativa a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29,

vista la decisione (PESC) 2020/1999 del Consiglio, del 7 dicembre 2020, relativa a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani (1), in particolare l’articolo 5, paragrafo 1,

vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1) Il 7 dicembre 2020 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2020/1999.
(2) L’8 dicembre 2020, nella dichiarazione dell’alto rappresentante a nome dell’Unione europea sul regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani, l’Unione e gli Stati membri hanno ribadito il loro forte impegno a favore della promozione e protezione dei diritti umani in tutto il mondo. Il regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani sottolinea la determinazione dell’Unione a rafforzare il proprio ruolo nella lotta contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto il mondo. Far sì che tutti possano godere dei propri diritti umani è un obiettivo strategico dell’Unione. Il rispetto della dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani sono valori fondamentali dell’Unione e della sua politica estera e di sicurezza comune.
(3) Il 2 marzo 2021 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2021/372 (2), che ha designato quattro persone russe coinvolte in gravi violazioni dei diritti umani in Russia, tra cui arresti e detenzioni arbitrari, nonché nella diffusa e sistematica repressione della libertà di riunione pacifica e di associazione e della libertà di opinione e di espressione.
(4) L’Unione continua a nutrire profonda preoccupazione per le violazioni e gli abusi gravi dei diritti umani perpetrati in varie parti del mondo, come le torture, le uccisioni extragiudiziali, le sparizioni forzate o il ricorso sistematico al lavoro forzato da parte di persone ed entità in Cina, nella Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC), in Libia, in Eritrea, nel Sud Sudan e in Russia.
(5) In tale contesto, 11 persone e quattro entità dovrebbero essere inserite nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi soggetti a misure restrittive di cui all’allegato della decisione (PESC) 2020/1999.
(6) È pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione (PESC) 2020/1999,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L’allegato della decisione (PESC) 2020/1999 è modificato come indicato nell’allegato della presente decisione.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Fatto a Bruxelles, il 22 marzo 2021

Per il Consiglio

Il presidente

J. BORRELL FONTELLES


(1) GU L 410 I del 7.12.2020, pag. 13.

(2) Decisione (PESC) 2021/372 del Consiglio, del 2 marzo 2021, che modifica la decisione (PESC) 2020/1999 relativa a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani (GU L 71 I del 2.3.2021, pag. 6).


ALLEGATO

L’allegato della decisione (PESC) 2020/1999 è così modificato:

1) L’elenco delle persone fisiche di cui alla sezione A («Persone fisiche») è così modificato:
a) il titolo della seconda colonna [«Nomi (traslitterazione della grafia russa)»] è sostituito da «Nomi (traslitterazione in caratteri latini)»;
b) il titolo della terza colonna [«Nomi (grafia russa)»] è sostituita da «Nomi»;
c) sono aggiunte le voci seguenti:
Nomi (traslitterazione in caratteri latini) Nomi Informazioni identificative Motivi dell’inserimento nell’elenco Data di inserimento nell’elenco
«5. ZHU Hailun 朱海仑(grafia cinese) Carica: ex vicecapo della 13a Assemblea del popolo della regione autonoma uigura dello Xinjiang (XUAR) Data di nascita: gennaio 1958 Luogo di nascita: Lianshui, Jiangsu (Cina) Cittadinanza: cinese Sesso: maschile Ex segretario del comitato per gli affari politici e giuridici della regione autonoma uigura dello Xinjiang (XUAR) ed ex vicesegretario del comitato del partito della XUAR (dal 2016 al 2019). Ex vicecapo della 13a Assemblea del popolo della XUAR, un organo legislativo regionale (dal 2019 al febbraio 2021). 22.3.2021
In qualità di segretario del comitato per gli affari politici e giuridici della XUAR (dal 2016 al 2019), Zhu Hailun è stato responsabile del mantenimento della sicurezza interna e dell’applicazione della legge nella XUAR. In quanto tale, rivestiva una carica politica chiave nella supervisione e nell’attuazione di un programma di sorveglianza, detenzione e indottrinamento su larga scala rivolto agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane. Zhu Hailun è stato descritto come l’“architetto” di questo programma. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Cina, in particolare detenzioni arbitrarie su larga scala inflitte a uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane.
In qualità di vicecapo della 13a Assemblea del popolo della XUAR (dal 2019 al febbraio 2021), Zhu Hailun ha continuato a esercitare un’influenza decisiva nella XUAR, dove prosegue l’attuazione del programma di sorveglianza, detenzione e indottrinamento su larga scala rivolto agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane.
6. WANG Junzheng 王君正 (grafia cinese) Cariche: segretario del partito dello Xinjiang Production and Construction Corps (XPCC) e vicesegretario del comitato del partito della regione autonoma uigura cinese dello Xinjiang. commissario politico dell’XPCC e amministratore delegato del China Xinjiang Group Data di nascita: maggio 1963 Luogo di nascita: Linyi, Shandong (Cina) Cittadinanza: cinese Sesso: maschile Segretario del partito dello Xinjiang Production and Construction Corps (XPCC) e vicesegretario del comitato del partito della regione autonoma uigura cinese dello Xinjiang (XUAR) dall’aprile 2020 nonché commissario politico dell’XPCC dal maggio 2020. Ex segretario del comitato per gli affari politici e giuridici della XUAR (dal febbraio 2019 al settembre 2020). Wang Junzheng occupa anche altre alte cariche nell’XPCC. L’XPCC è un’organizzazione economica e paramilitare statale presente nella XUAR, che esercita l’autorità amministrativa e controlla le attività economiche nello Xinjiang. 22.3.2021
In qualità di segretario del partito e di commissario politico dell’XPCC dal 2020, Wang Junzheng è coinvolto nella supervisione di tutte le politiche attuate dall’XPCC. In tale carica, è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Cina, in particolare detenzioni arbitrarie su larga scala e trattamenti degradanti inflitti agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane, nonché violazioni sistematiche della loro libertà di religione o di credo, connesse, tra l’altro, all’attuazione da parte dell’XPCC di un programma di sorveglianza, detenzione e indottrinamento su larga scala rivolto agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane.
È altresì responsabile del ricorso sistematico, da parte dell’XPCC, a uiguri e persone di altre minoranze etniche musulmane come manodopera forzata, in particolare nei campi di cotone. In qualità di vicesegretario del comitato del partito della XUAR dal 2020, Wang Junzheng è coinvolto nella supervisione di tutte le politiche di sicurezza attuate nello Xinjiang, compreso il summenzionato programma rivolto agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane. In qualità di segretario del comitato per gli affari politici e giuridici della XUAR (dal febbraio 2019 al settembre 2020), Wang Junzheng è stato responsabile del mantenimento della sicurezza interna e dell’applicazione della
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