Cultura tecnologica della progettazione

AuthorSilvana Sukaj - Fatjon Saliu - Mirva Gega
Pages55-63
55
Vol. 3 No. 3
January, 2018
Balkan Journal of Interdisciplinary Research
IIPCCL Publishing, Graz-Austria
ISSN 2410-759X
Acces online at www.iipccl.org
Cultura tecnologica della progeazione
Dr. Silvana Sukaj
Drnt. Fatjon Saliu
MSc. Mirva Gega
Il processo progeuale quale “studio delle possibilita” d’auazione di un idea,
mossa da date motivazioni, per il raggiungimento di determinati risultati” non
puo’ prescindere da un’accurata analisi dello spazio sistemico in cui va a collocarsi.
(Ciribini in “Tecnologia e progeo”).
Il mondo è nel suo complesso ben lontano dall’equilibrio: Quando ci spostiamo
dall’equilibrio a condizioni lontane da esso ci spostiamo dal ripetitivo e dall’universale
verso lo specico e l’unico.
Per usare un linguaggio antropomorfo, in condizioni di lontananza dall’equilibrio, la
materia comincia ad essere capace di percepire dierenze nel mondo esterno, puo’
reagire con grandi eei a piccole cause, puo’ trovarsi davanti a biforcazioni.
Struure e caos dissipativi sono gli del’secondo principio (Ilya Prigogine, Physis).
Nel 1865 Clausius formulo’ la seconda legge della termodinamica introducendo
una nuova quantita’: L’entropia. L’importanza fondamentale dell’entropia è che in
quanto risultato di processi irreversibili e orientati nel tempo, l’entropia del nostro
universo (considerato come un sistema isolato) è crescente, in condizioni lontane
dall’equilibrio, e manifestazioni del ruolo costruivo dell’irreversibilita’.
Le “leggi della natura”, come ormai siamo in grado di decifrarle, sono le leggi di
un universo aperto. Esse concernono le probabilita’ di evoluzione in un futuro che
tuavia non determinano. Esse costruiscono un “passaggio streo” tra due forme di
alienazione: la soomissione a leggi che riducono l’invenzione a un’apparenza e la
rassegnazione al gioco arbitrario di avvenimento aleatori, inintelligibili.(Prigogine).
Ilya Prigogine e Isabelle Stengers sostengono che le leggi hanno una direzione nel
tempo. Le strade su cui cammina la natura non possono essere previste con tua
certezza. La parte giocata in esse da un accidente è irriducibile e adiriura molto
piu’ decisiva di quanto Aristotele stesse credesse. La natura che si biforca è quella
in cui dierenze piccole, uuazioni insignicanti, possono se si danno circostanze
opportune, espandersi in tuo il sistema e produrre nuove funzioni, un nuovo
comportamento globale. Curiosamente la storia della nostra comprensione del
livello microscopico di descrizione è streamente parallela a quella del livello
macroscopico, per le quali Max Born aveva osservato che lo spin, per esempio
(proprieta’ dell’elerone ad allinearsi lungo le linee di un campo eleromagnetico)
è oggi fonte di molte informazioni: meccanismi di scambio energetico, variazione di
struure, processi biologici. Lo spin, inoltre, è streamente connesso al tempo, tanto
che il suo tempo di vita su un livello energetico dipende fortemente dalle ”relazioni”,
dagli incontri, dalle correlazioni con l’ambiente circostante. Per cui piu’ si va, partendo
dalle particelle elementari, a studiare le interrelazioni con i sistemi biologici o con gli
ecosistemi biologici o con gli ecosistemi, piu’ si scopre la complessita’ e l’intrinseca

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