Diritto internazionale pubblico

AuthorAnna Iermano
Pages810-812

Page 810

Massimo Panebianco

Napoli, Editoriale Scientifica, 2009, II ed., pp. 587

La qualificata esperienza dell'autore assume forma e prende vita nel manuale qui recensito. Esso riflette il suo "patrimonio" culturale in materia internazionalistica, andando ben al di là dei confini propri del settore, con un approccio interdisciplinare che consente di sensibilizzare e stimolare le menti. Attesta, altresì, la sua vasta ed approfondita conoscenza della storia del diritto internazionale come testimoniato, già nel 1987, dal saggio pubblicato nel fascicolo speciale di archiv des Völkerrecht, vol. 25, fasc. 4, dedicato al ruolo dell'Italia nella politica internazionale e curato dall'allora ambasciatore italiano a Bonn, Luigi Vittorio Ferraris.

Da qui, l'esperienza che si fa "manuale-bilancio della dottrina del Novecento", che scorre tra le pagine e tra le mani di studenti, studiosi e cultori della materia. Il prevedibile successo della prima pubblicazione ha indotto, a distanza di un anno, ad una seconda edizione, tesa non solo a soddisfare le esigenze di aggiornamento, emerse a seguito della recente crisi della world economy, ma altresì ad integrare il già esauriente piano dell'opera, con l'aggiunta di un nutrito numero di paragrafi ai capitoli primo, secondo, terzo, quarto e quinto. Questi ultimi rendono ancora più organica la sistematica del volume, dando conto, in special modo, dei mezzi di conoscenza della storia e della dottrina del diritto internazionale, dei rapporti intercorrenti tra diritto internazionale e diritto statale, della problematica del "dis-adattamento", nonché degli elementi costitutivi dello Stato e del relativo riconoscimento; forniscono, tra l'altro, un quadro d'insieme del processo "verso un sistema universale di unioni regionali" e si soffermano su temi di estremo interesse, quale quello relativo alla soggettività della Santa Sede.

L'opera coniuga, in una sintesi armonica, le tre principali anime del diritto internazionale: "ordinamentale", che consta di norme, decisioni, prassi e istituzioni; "positivistica", che si riflette in fonti, soggetti, organizzazione, procedure e garanzie proprie dell'ordinamento internazionale; "realistica", che rispecchia le relazioni di vita internazionali. Essa recupera, in tal modo, il gusto dell'impostazione classica, a lungo disattesa e offuscata da tentativi "rivoluzionari" di innovazione, proiettandosi al tempo stesso, nella dimensione attuale e futura, al fine di tratteggiare la...

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