La disciplina dell’immigrazione nell’Unione europea

Pages461-462

Page 461

La disciplina dell’immigrazione nell’Unione europea. Giovanni Cellamare. Torino, Giappichelli, 2006, pp. XVI-294.

Questo volume rappresenta un pregevole contributo alla ricostruzione sistematica della disciplina complessa ed eterogenea dell’immigrazione, asilo e controllo alle frontiere. Si tratta di un accurato e denso affresco sulla comunitarizzazione dell’acquis di Schengen, realizzata dal Trattato di Amsterdam, alla fine del periodo transitorio di applicazione del titolo IV TCE.

L’autore conduce una riflessione complessiva della materia con riferimenti rigorosi e puntuali alle basi giuridiche dell’azione comunitaria e dell’Unione europea. Alla sistemazione degli istituti richiamati si collega sempre la ricerca degli elementi caratteristici delle nuove categorie del diritto comunitario, quali ad esempio “spazio senza frontiere” (anziché territorio) e “frontiere interne ed esterne”, in un diverso significato dal diritto internazionale.

L’opera assomma le caratteristiche di una monografia, per l’approfondimento e lo schema originale di ricerca, a quelle di un manuale, grazie ad un’articolazione, che aiuta a ritrovare facilmente i diversi aspetti trattati. La struttura del volume si presta così ad una lettura mirata per argomenti: comunitarizzazione della disciplina dei visti, dell’asilo, dell’immigrazione e delle altre politiche connesse con la libera circolazione delle persone (capitolo primo); misure in materia di ingresso e soggiorno dei cittadini di Stati terzi (capitolo secondo); misure in materia di immigrazione irregolare e di rimpatrio degli immigrati in condizione irregolare (capitolo terzo); limiti all’operare dell’espulsione in applicazione delle convenzioni internazionali sui diritti umani (capitolo quarto).

Nell’ambito di una grande quantità di atti giuridici comunitari, l’autore procede, con profonda conoscenza e sicura valutazione dei diversi profili coinvolti, ad un’analisi del “reticolo giuridico”, creato sul nucleo duro della cooperazione di Schengen. Viene illustrato in maniera puntuale anche il complesso contesto giuridico dell’integrazione differenziata di Regno Unito, Irlanda e Danimarca e dell’allargamento dell’ambito di applicazione soggettiva a Norvegia, Islanda e Svizzera.

Emerge chiaramente dall’analisi svolta come l’eredità di Schengen non sia stata ancora oggetto di adeguato controllo da parte della Corte di giustizia né diPage 462 revisione normativa, ma, al contrario, sia contrassegnata da atti...

To continue reading

Request your trial

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT