Introduzione

• Author: Giulia Maria Gallotta
• Pages: 7-9

7

Introduzione

Questa ricerca nasce dalla fusione di due grandi amori:

quello per I. Kant e la sua filosofia limpida e profondamen-

te radicata in istanze morali universali e quello per l’Unione

europea, istituzione di difficile definizione e in evoluzione

costante. E da una domanda, sollecitata dagli studenti dei

miei corsi di Storia delle dottrine politiche.

È possibile provare a coniugarli? O, meglio, è possibile

applicare alle relazioni esterne dell’Unione europea le cate-

gorie ed i criteri tracciati da Kant in Per la pace perpetua

del 1795, ossia quel legame fra il diritto interno dello Stato

e la natura pacifica delle sue relazioni con gli altri Stati?

In effetti, non si tratta di valutare se l’Unione possa es-

sere definita una repubblica di libere repubbliche, secondo

il testo del Secondo articolo definitivo per la pace perpetua

sul diritto internazionale; questo è stato già fatto da J.

Habermas e con risultati molto migliori di quelli ai quali

posso aspirare io1. Né tanto meno di indagare se il comples-

so concetto kantiano di costituzione repubblicana possa es-

sere applicato alle dinamiche evolutive dell’Unione europea

come regime politico sovranazionale2. Piuttosto, mi è sem-

1 Cfr. J. Habermas, L’idea kantiana della pace perpetua, due secoli

dopo, in L’inclusione dell’altro, Feltrinelli editore, Milano 1999

2 Come è noto, il concetto di costituzione repubblicana in Kant, os-

sia di costituzione fondata sulla separazione dei poteri e su un corpo

legislativo eletto, si basa su un suffragio ristretto che esclude la catego-

ria dei salariati, come era comune al tempo, e sul concetto di rappresen-

tanza del potere esecutivo rispetto alla volontà sovrana del popolo. In

questo senso, tuttavia, è stato sottolineato come per Kant anche un go-

verno monarchico possa essere repubblicano, purchè il sovrano deliberi

“come se” rappresentasse la volontà dei sudditi. Cfr. F. Gonnelli, La

filosofia politica di Kant, Editori Laterza, Roma-Bari 1996. per larga

parte degli studiosi, dunque, più che di repubblica in senso moderno,

Kant sembra delineare uno stato di diritto, ossia uno Stato nel quale la

legge e la coazione consentono l’uguaglianza formale dei cittadini e la