Jean-Claude Piris, The Future of Europe: Towards a Two-speed EU?, Cambridge, Cambridge University Press, 2012

AuthorJacopo Alberti
Pages401-404
401
Studi sull’integrazione europea, IX (2014), pp. 401-404
Jean-Claude Piris
he Future of Europe:
Towards a Two-speed EU?
Cambridge, Cambridge University Press, 2012,
pp. X-166
Lasciato il ruolo di Direttore Generale del Servizio giuridico del Consiglio
dell’Unione europea, Jean-Claude Piris ha pubblicato un volume snello e denso,
che sviluppa idee di natura squisitamente politica e le accompagna (circostanza
tristemente rara) da proposte precise per una loro realizzazione sul piano pratico
e giuridico. Si tratta di un “manifesto dettagliato” per il futuro dell’integrazione
europea, la cui lettura è resa più che mai attuale dalle imminenti nomine dei nuovi
vertici delle istituzioni dell’Unione europea.
Dopo aver sommariamente elencato i motivi per cui è ancora utile e necessario
insistere “per un’unione sempre più stretta tra i popoli d’Europa” (cap. 1), l’A.
premette alle sue proposte per il futuro dell’Unione europea un’analisi dei problemi
attuali della stessa (cap. 2).
Essi vengono divisi in due categorie. Da un lato, vi sono le inefficienze istituzio-
nali di Consiglio, Commissione e Parlamento europeo. L’attività del primo è spesso
“bloccata” non solo per la permanenza di questioni rispetto alle quali si richiede
l’approvazione all’unanimità, ma anche perché la stessa maggioranza qualificata ha
soglie troppo alte, soprattutto per via del numero e della diversità degli Stati membri.
La seconda vive un periodo di progressivo indebolimento, causato dall’ascesa del
Parlamento europeo e dalla persistente composizione con un commissario per Stato
membro (circostanza che viene letta, senza fornire troppe prove, come un chiaro
segnale di dipendenza dei medesimi dalle rispettive capitali). Il terzo, infine, soffre
di una carenza di legittimità sostanziale da parte dei popoli d’Europa, in ragione
della bassa affluenza elettorale, dell’impossibilità di essere sciolto anzitempo e del
rapporto incoerente tra il peso demografico della circoscrizione e il numero dei
parlamentari che la stessa elegge, e ciò nonostante continua a chiedere e a vedersi
riconosciuti maggiori poteri decisionali.
Dall’altro lato, l’A. evidenzia come l’Unione non sia veramente riuscita a rag-
giungere i suoi obiettivi, posto che il mercato interno è lungi dall’essere compiuto
(si cita a sostegno il Libro bianco di Monti del 2010); l’unione economica e mone-
taria è troppo poco… economica; gli Stati membri non cooperano efficacemente in
materia di difesa; il terzo pilastro procede troppo lentamente per le specificità dei
Paesi di common law e le scarse garanzie fornite dai sistemi giudiziari est-europei.
Le soluzioni a questi problemi prendono la forma di quattro possibili opzioni. Le
prime due appaiono come le meno innovative, mentre le restanti esprimono a pieno
il valore e le potenzialità della proposta politica di Piris.

To continue reading

Request your trial

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT