Livelli normativi e fenomeno migratorio

AuthorRossana Palladino
Pages287-288

Maria Josè Vaccaro

Torino, Giappichelli, 2008, II ed., pp. VII-213

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La crescente attenzione dei cultori del diritto interno agli effetti della cooperazione internazionale e dell'integrazione comunitaria sugli ordinamenti nazionali trova un'ulteriore conferma nel volume che qui si recensisce, curato dalla Professoressa Maria Josè Vaccaro, ordinario di Diritto del lavoro nell'Università di Salerno.

Edito nel 2008 in seconda edizione, esso affronta una tematica di grande attualità, in ambito internazionale ed interno, oggetto com'è, sotto il profilo normativo, di continue evoluzioni fortemente condizionate dal mutamento del fenomeno migratorio sul piano sociologico e dal contesto geo-politico preso a riferimento.

L'opera si apre, non a caso, con un primo capitolo introduttivo che dà conto dell'evoluzione del fenomeno migratorio sotto il profilo "socio-politico", incentrato sull'analisi dei fattori determinanti l'immigrazione tra cui spicca quello legato all'inserimento nel mercato del lavoro. Fattori che, a seconda del contesto storico e geografico, sono in grado di condurre all'adozione di differenti politiche di immigrazione le quali, tradizionalmente, agiscono su due principali fronti: da una parte, sul controllo e sul contenimento del fenomeno migratorio e, dall'altra, sull'integrazione degli immigrati nel tessuto sociale.

L'opera prosegue, poi, nel trattare, in maniera sistematica, i "livelli norma- tivi" che, intersecandosi tra loro, disciplinano il fenomeno: la normativa internazionale (capitolo II), le fonti comunitarie (capitolo III) e la normativa nazionale (capitolo IV).

Nello specifico, il capitolo II offre una panoramica degli strumenti apprestati nell'ordinamento internazionale per la tutela dell'immigrazione, della sicurezza sociale e delle condizioni di vita degli immigrati, tra i quali rilevano, in particolare le convenzioni e le raccomandazioni dell'OIL. Momento di analisi è dedicato, altresì, alla disciplina a tutela del lavoratore migrante elaborata nel quadro del Consiglio d'Europa e di altri organismi internazionali europei (OCSE, CIME).

Il successivo capitolo, così com'è strutturato, ricalca la bipartizione esistente, a livello comunitario, tra la disciplina applicabile agli spostamenti dei cittadini europei nell'ambito della Comunità (libera circolazione dei lavoratori Page 288 in senso lato) e quella inerente lo spostamento dei lavoratori extracomunitari. Bipartizione che, fino al Trattato di Amsterdam, era...

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