Religione, fiducia e comportamenti economici

• Author: Vincenzo Provenzano
• Pages: 83-93

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VINCENZO PROVENZANO

RELIGIONE, FIDUCIA E COMPORTAMENTI ECONOMICI

Nell’ambito del progetto Prin 2007, Religioni, democrazia economica e

cooperazione nello spazio euro mediterraneo. Partenariato e buone prassi,

l’attenzione del contributo è rivolto ad analizzare i legami tra scienza econo-

mica e religione. Si osserva come un elemento spesso dimenticato è la fidu-

cia anche per il rinforzo sulle motivazioni intrinseche e materiali del com-

portamento dell’individuo e nel contesto sociale in cui opera.

Le religioni hanno elementi comuni e spiegano diverse problemati-

che economiche, prima fra tutte, le relazioni di natura creditizia che han-

no nella natura fiduciaria un elemento di stabilità come le attuali crisi fi-

nanziarie hanno dimostrato.

La religione, quale sistema di credi è direttamente collegato ad una

struttura istituzionale di riferimento e su cui è necessario svolgere un ap-

profondimento specifico non esaminato in questo lavoro.

Esistono anche chiari parallelismi, pur se in contesti diversi, tra

l’operare delle banche cooperative di estrazione religiosa ed alcuni meccani-

smi di funzionamento della banca islamica che particolare attenzione sta ri-

cevendo in questi anni e che viene sinteticamente indicato nell`ultima parte.

1. Introduzione

È interessante considerare come il legame tra religione ed economia

sia complesso anche se si assume che la religione non abbia una defini-

zione univoca e facilmente interpretabile. Il punto di partenza più interes-

sante è quello espresso da Iannaccone (1998) il quale nella sua completa

e multidimensionale rassegna sul legame tra economia e religioni conclu-

de che la sua analisi pone un chiaro spartiacque sull’esaurimento di due

falsi miti legati alla fede:

“… that of homo economicus as a cold creature with neither need nor

capacity for piety, and that of homo religiosus as a benighted throwback to

pre-rational times” (Journal of Economic Literature, 1998, pag.1492).

Il primo mito, quindi, è che l’uomo economico sia una creatura

fredda, con nessuna necessità spirituale, il secondo è che l’uomo reli-

gioso è il riflesso di un metodo pre-razionale di affrontare la vita e la sua

complessità.