Il ricongiungimento familiare e la tutela della vita familiare nello spazio giuridico europeo

AuthorPalladino, Rossana
Pages1-42
CAPITOLO INTRODUTTIVO
IL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE
E LA TUTELA DELLA VITA FAMILIARE
NELLO SPAZIO GIURIDICO EUROPEO
SOMMARIO: 1. Osservazioni preliminari sul riconoscimento del diritto al ricongiungi-
mento familiare negli atti dell’Unione europea – 2. Il rispetto della vita familiare
nel sistema “integrato” di tutela CEDU-UE – 2.1. L’articolo 7 della Carta dei di-
ritti fondamentali dell’Unione europea – 2.2. L’articolo 8 della CEDU. La no-
zione di “vita familiare” – 2.2.1 La giurisprudenza della Corte di Strasburgo sulla
tutela dell’unità familiare degli immigrati – 2.2.2 (segue) La “dimensione posi-
tiva” – 2.2.3 (segue) La “dimensione negativa”– 3. La tutela della famiglia e i ri-
congiungimenti familiari nell’ambito delle Convenzioni internazionali a prote-
zione dei diritti umani (cenni ed esclusione dal piano dell’indagine)
1. Osservazioni preliminari sul riconoscimento del diritto al
ricongiungimento familiare negli atti dell’Unione europea
Se, in linea generale, il riconoscimento e la disciplina del diritto al ri-
congiungimento familiare rievocano un più ampio insieme di garanzie giu-
ridiche che un ordinamento pone a tutela della famiglia (in specie dell’u-
nità della stessa, quale nucleo della società presa a riferimento), motivazioni
parzialmente differenti sono sottese all’adozione delle disposizioni in tema
di ricongiungimenti familiari negli atti di diritto derivato della Comunità,
prima, e dell’Unione europea, poi. Storicamente, infatti, nell’ordinamento
comunitario/europeo, la configurabilità di tale diritto riflette la necessità di
favorire l’integrazione dei lavoratori comunitari, prima, e della generalità
dei cittadini europei, dopo, soprattutto al fine della realizzazione degli
obiettivi legati al funzionamento del mercato unico. La tutela accordata ai
familiari del cittadino europeo non sembra esprimersi, invece, quale corol-
lario della disciplina del diritto materiale di famiglia, settore, peraltro, che
non rientra nel novero delle competenze attribuite all’ordinamento euro-
2 Capitolo introduttivo
peo, apprestando quest’ultimo tutela solo incidentale della famiglia e dei
rapporti familiari.
La possibilità di configurare un diritto degli individui al ricongiungi-
mento familiare trova, piuttosto, il suo inquadramento teorico nell’ambito
di quella più ampia gamma di “meccanismi” di espansione delle compe-
tenze europee, che portano l’ordinamento dell’Unione europea ad “inva-
dere” settori normativi che non risultano espressamente attribuiti ad esso1.
A tal proposito, è fin troppo noto che, in origine, il baricentro della
Comunità fosse, in estrema sintesi, fortemente “sbilanciato” verso le que-
stioni economiche, piuttosto che “sociali” in senso lato. Pertanto, non stu-
pisce la mancanza di competenze in tali settori, in considerazione del per-
seguimento dell’obiettivo volto alla creazione di un mercato unico fondato
sulla libera circolazione dei fattori produttivi.
La persistente mancanza di attribuzione di competenze in tali settori
alla Comunità/Unione anche nelle successive riforme dei trattati palesa,
inoltre, la resistenza degli Stati membri a limitare i propri poteri sovrani in
un campo che si presenta particolarmente delicato, per via delle profonde
connessioni con il contesto normativo tipico e caratterizzante di ogni sin-
golo Stato membro.
Non a caso, come è stato osservato, la stessa nozione di “famiglia”
appare oggetto di profonde diversificazioni a seconda del contesto ordina-
mentale di riferimento, assumendo “connotazioni diverse persino all’in-
terno di un medesimo ordinamento giuridico”, in quanto è condizionata
dalle progressive trasformazioni non solo normative, ma anche “socio-
1 Con espresso riferimento alle materie inerenti al diritto di famiglia, si veda S. M. CAR-
BONE, I. QUEIROLO, Unione europea e diritto di famiglia: la progressiva “invasione” degli
spazi riservati alla sovranità statale, in ID., Diritto di famiglia e Unione europea, Torino, 2008.
Sulla progressiva attribuzione ed esercizio delle competenze in capo all’Unione europea in
materia di diritto di famiglia si veda I. QUEIROLO, Comunità europea e diritto di famiglia: i
primi interventi “diretti” in tema di separazione e divorzio, in Familia, 2002, p. 449 ss.; G.
ALPA, Alcune osservazioni sul diritto comunitario e sul diritto europeo della famiglia, in Fami-
lia, 2003, p. 440 ss.; P. MENGOZZI, I problemi giuridici della famiglia a fronte del processo di
integrazione europea, in Fam. dir., 2004, pp. 643-647; F. UCCELLA, Nuove sfide sociali ed
umane e diritto di famiglia nell’Unione Europea dal 2004: riflessioni preliminari, in Giur. it.,
2004, p. 688 ss.; R. BARATTA, Verso la “comunitarizzazione” dei principi fondamentali del
diritto di famiglia, in Riv. dir. int. priv. proc., 2005, pp. 573 ss.; F. BRUNETTA D’USSEAUX, A.
D’ANGELO (a cura di), Il diritto di famiglia nell’Unione Europea, Padova, 2005; F. MORO,
Observations sur la communitarisation du droit de la famille, in Riv. dir. int. priv. proc., 2007,
p. 267 ss.; C. HONORATI, Verso una competenza della Comunità in materia di diritto di fami-
glia?, in S. BARIATTI (a cura di), La famiglia nel diritto internazionale privato comunitario,
Milano, 2007, pp. 3-45; P. DE CESARI, Il diritto di famiglia nell’Unione europea. Fondamenti e
prospettive, in ID., Persona e famiglia, Torino, 2008, pp. 207-401. Si veda anche A. VON BOG-
DANDY, J. BAST, I poteri dell’Unione: una questione di competenza. L’ordine verticale delle
competenze e proposte per la sua riforma, in RIDPC, 2002, p. 303 ss.
Il ricongiungimento familiare e la tutela della vita familiare nello spazio giuridico europeo 3
economiche, etiche, culturali e persino tecnologiche” che hanno portato
allo stravolgimento del modo stesso di intendere la “famiglia tradizionale”2.
Anche nell’attuale articolazione dei trattati, così come risultanti dalle
modifiche apportate a Lisbona3, le tematiche relative al diritto materiale di
2 Così, I. QUEIROLO, L. SCHIANO DI PEPE, Lezioni di diritto dell’Unione europea e
relazioni familiari, II ed., Torino, 2010, p. 162. Nello stesso senso, è stato sottolineato che
“i diritti della famiglia” sono ancor più del numero degli Stati membri dell’Unione, perché
non sempre si tratta di materia riservata alla potestà esclusiva statale ma rimessa anche alle
articolazioni territoriali dello Stato di riferimento (come nel caso di Cipro o della Gran
Bretagna). Cfr. A. FINOCCHIARO, Le prospettive europee del diritto di famiglia, in M. C.
ANDRINI (a cura di), Un nuovo diritto di famiglia europeo, Padova, 2007, p. 1. Per appro-
fondimenti sulle differenti nozioni di “famiglia” negli ordinamenti degli Stati membri e
nell’ordinamento europeo, si veda anche M. R. MARELLA, L’armonizzazione del diritto di
famiglia in Europa. Metodo e obiettivi, in P. S. PANUNZIO (a cura di), I diritti fondamentali
e le Corti in Europa, Napoli, 2005, pp. 513-567.
3 Firmato il 14 dicembre 2007, il Trattato di Lisbona che modifica il Trattato
sull’Unione europea e il Trattato che istituisce la Comunità europea è pubblicato, nella
versione consolidata, unitamente all’«Atto finale», in GUUE C 83 del 30 marzo 2010. Il
diritto primario dell’Unione è attualmente contenuto nel Trattato sull’Unione europea
(TUE) e nel Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE). Per l’analisi generale
delle novità introdotte dal Trattato, si vedano, senza alcuna pretesa di esaustività, J. ZIL-
LER, Il nuovo Trattato europeo, Bologna, 2007; M. C. BARUFFI (a cura di), Dalla Costitu-
zione europea al trattato di Lisbona, Padova, 2008; P. BILANCIA, M. D’AMICO (a cura di),
La nuova Europa dopo il Trattato di Lisbona, Milano, 2009, in particolare il contributo di
J. ZILLER, Dal Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa al Trattato di Lisbona,
pp. 27-37; M. FRAGOLA, Il Trattato di Lisbona che modifica il Trattato sull’Unione eu-
ropea e il Trattato della Comunità europea. Versione ragionata e sistematica per una
consultazione coordinata degli articoli alla luce dei Protocolli e delle Dichiarazioni,
Milano, 2010; B. NASCIMBENE, Unione Europea Trattati. L’Europa in movimento, Torino,
2010; G. PASQUALI, Le novità del Trattato di Lisbona, Roma, 2010; C. ZANGHÌ, L. PA-
NELLA (a cura di), Il trattato di Lisbona tra conferme e novità, Torino, 2010; E. TRIGGIANI
(a cura di), L’Unione europea dopo la riforma di Lisbona, Bari, 2011. Nella dottrina stra-
niera, si vedano C. FUDERS (Hrsg.), Lissabon-Vertrag: Sind die Weichen richtig gestellt?,
Köln, 2008; S. GRILLER, J. ZILLER, The Lisbon Treaty. Eu Constitutionalism without a
Constitutional Treaty, Wien-New York, 2008; I. PERNICE (ed.), Der Vertrag von Lissabon:
Reform der EU ohne Verfassung? Kolloquium zum 10. Geburstag des WHI, Baden-Baden,
2008; F. X. PRIOLLAUD, D. SIRITZKY, Le Traité de Lisbonne: Texte et Commentaire article
par article des nouveaux traités européens, Paris, 2008; J. L. SAURON, Comprendre le
Traité de Lisbonne: Texte consolidé intégral des traités. Explications et commentaires,
Paris, 2008; R. STREINZ, C. OHLER, C. HERRMANN, Der Vertrag von Lissabon zur Reform
der EU, Münich, 2008; W. WEIDENFELD (Hrsg.), Lissabon in der Analyse: Der
Reformvertrag der Europäischen Union, Baden-Baden, 2008; E. BROSSET (et al.), Le traité
de Lisbonne: reconfiguration ou déconstitutionnalisation de l’Union Européenne, Bruxel-
les, 2009; J. LIEB, A. MAURER (Hg.) Der Vertrag von Lissabon. Kurzkommentar, SWP-
Diskussionpaper, Berlin, 2009, reperibile in http://www.swp-berlin.org/de/common/get_
document.php?asset_id=4861; J. WOUTERS, L. VERHEY, P. KIIVER (eds.), European
constitutionalism beyond Lisbon, Antwerp-Portland, 2009; K. H. FISCHER, Der Vertrag
von Lissabon. Text und Kommentar zum Europäischen Reformvertrag, Baden-Baden,
2010; C. O. LENZ, K.D. BORCHARDT, J. BITTERLICH (Hrsg.), Kommentar nach dem Vertrag
von Lissabon, Köln, 2010; R. SCHWARTMANN (Hrsg.), Der Vertrag von Lissabon, Heidel-

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