Sulla economia politica del costituzionalismo «multilivello»

AuthorMichele Carducci
Pages103-109
S: 1. Cujus oeconomia, ejus regio. – 2. Il “trasformativismo” costituzionale.
– 3. I paradigmi del “dirigismo” costituzionale. – 4. I mutamenti di riferimento.
1. Cujus oeconomia, ejus regio
Il rapporto tra costituzionalismo ed economia conosce in Europa
una declinazione che si differenzia dalla parabola del costituzionali-
smo statunitense. Non si tratta di una semplice derivazione della irri-
ducibilità di Civil Law e Common Law. È sempre stato qualcosa di più,
alimentato dalla contrapposizione categoriale tra politico e giuridico
nella qualificazione delle Costituzioni.
Infatti, negli Stati Uniti, come venne affermato da C. Beard1, la Co-
stituzione è vissuta come il portato di una concezione dell’economia ri-
flessa sulle libertà proprietarie dell’individuo nel mercato2, al cui interno
la prassi si alimenta della duplice identità “cattolica” e al tempo stesso
“protestante” del soggetto costituzionale: con la prima, che privilegia la
tradizione e l’autorità dell’interprete qualificato (tendendo verso l’alto e
la centralità del potere pubblico); e la seconda, che privilegia il testo
nella responsabilità individuale della ricerca di significati corretti al suo
interno (secondo gli interessi e le scelte razionali di ciascuno)3.
* Professore ordinario di Diritto costituzionale comparato presso l’Università del Salento.
1 An Economic Interpretation of the Constitution, New York, Macmillan,1913.
2 Su cui si v. anche, in posizione critica, F. McDonald, We, the People: the Economic Ori-
gins of the Constitution, Chicago, Chicago UP, 1958.
3 L’ipotesi è di Sanford Levinson, Constitutional Faith, Princeton, Princeton UP, 1988, 17
ss. e 37 ss.
SULLA ECONOMIA POLITICA
DEL COSTITUZIONALISMO «MULTILIVELLO»
di Michele Carducci*

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