Leale collaborazione tra Corte costituzionale e Corti europee. Per un unitario sistema ordinamentale

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Leale collaborazione tra Corte costituzionale e Corti europee. Per un unitario sistema ordinamentale. Pietro Perlingieri. Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2008, pp. 116.

Il pregevole lavoro di Pietro Perlingieri offre un’utile occasione di riflessione sul complesso sistema delle fonti del diritto e sull’apertura dell’ordinamento nazionale vigente verso sistemi giuridici “diversi” siano essi comunitari o internazionali, prestando particolare e dovuta attenzione ai più recenti interventi giurisprudenziali.

Esso si pone in linea di continuità con precedenti scritti in quanto riprende le fila di una riflessione già iniziata nel lontano 1992 nel volume dal titolo “Diritto comunitario e legalità costituzionale” e proseguita con saggi raccolti ne “L’ordinamento vigente ed i suoi valori” del 2006. L’autore ora come allora, propone una visione monista dell’ordinamento giuridico; questo però non è e non può più essere inteso chiuso in se stesso, fondato esclusivamente su una situazione di centralità ed unicità della fonte statale, ma al contrario va considerato come un sistema a vocazione circolare dove regole e principi di provenienza diversa si completano, si immedesimano, si integrano al fine ultimo di garantire e promuovere il valore supremo della persona umana.

Ed così che – secondo l’autore – il diritto nazionale, comunitario ed internazionale si integrano per formare un unico sistema ordinamentale italo-comunitario aperto e flessibile al quale sono chiamati a contribuire il legislatore statale, regionale, il potere giurisdizionale, i privati e la pubblica amministrazione.

Ovviamente osservatorio privilegiato per l’effettivo riscontro circa la interazione della pluralità delle fonti nell’unitarietà dell’ordinamento è il dialogo tra le Corti (giudice comune, giudice costituzionale, giudice comunitario e giudice internazionale), che deve essere sempre ispirato al principio di leale cooperazione.

Il ripercorre l’evoluzione del rapporti tra le Corti (Corte costituzionale-Corte di giustizia della Comunità europee, da un lato e Corte costituzionale-CortePage 458 europea dei diritti dell’uomo, dall’altro), per cogliere i nuovi segnali che da esse provengono, non è un problema fine a se stesso, giacché sottende ad altra questione, tecnica, ma anche politica, di primazia dell’ordinamento costituzionale ovvero di quello comunitario e quindi del possibile controllo di legittimità costituzionale della normativa comunitaria derivata.

Con...

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