I vincoli europei sulle politiche di bilancio

AuthorGian Luigi Tosato
Pages257-262
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Studi sull’integrazione europea, VII (2012), pp. 257-262
Gian Luigi Tosato*
I vincoli europei sulle politiche
di bilancio**
S: 1. Il Fiscal Compact nel quadro della disciplina europea di bilancio. – 2. Le fonti
originarie: le regole di Maastricht e il Patto di stabilità. – 3. Le novità del Six Pack: deficit,
debito e squilibri macro-economici. – 4. Contenuto e ragioni del Fiscal Compact. – 5. Il
vincolo del pareggio di bilancio: portata e limiti. – 6. I “fattori significativi” e il loro rilievo
per la Commissione. – 7. Annotazioni conclusive sugli effetti del Six Pack e del Fiscal
Compact.
1. In questi tempi di crisi dell’euro, il Fiscal Compact ha acquisito un valore
simbolico. È sinonimo di rigore, austerità, severi vincoli di bilancio. E c’è chi lo
loda, in quanto teso a porre un freno alla gestione allegra delle finanze pubbliche;
e chi lo critica aspramente per i suoi effetti recessivi, specie sulle economie più
deboli. In verità l’opinione corrente va precisata sotto taluni profili. I vincoli
europei di bilancio non sono sorti con il Fiscal Compact, tra l’altro non ancora in
vigore; e nemmeno sono così rigidi, come si è indotti a ritenere. Per meglio chia-
rire questi punti si intende brevemente ripercorrere gli sviluppi della disciplina di
bilancio da Maastricht al Fiscal Compact; e analizzare, poi, le norme vigenti per
accertarne il grado di rigidità o flessibilità e i meccanismi di attuazione.
2. I vincoli di bilancio sono un elemento costitutivo dell’Unione economica
e monetaria. Figurano tra i criteri di Maastricht, con i noti limiti del 3% del pil
per il deficit e del 60% del pil per il debito. L’ingresso nell’euro era subordinato
al rispetto di questi requisiti, da soddisfarsi poi in modo permanente. E ben se ne
intuisce la ragione: poiché la moneta unica lega ad un comune destino i Paesi
partecipanti, una gestione finanziaria squilibrata da parte di un singolo Stato si
ripercuote negativamente su tutti gli altri.
Ancor prima dell’introduzione dell’euro, le regole di Maastricht sono state
specificate nel Patto di Stabilità e Crescita (PSC) del 1997 (due regolamenti e
una risoluzione del Consiglio europeo). Si è voluto stabilire una disciplina più
severa sia per i disavanzi di bilancio, sia per le procedure applicative e le san-
zioni. Così il deficit annuale consentito è sceso all’1% del pil. Si è anzi precisato
* Emerito di Diritto internazionale nell’Università degli studi di Roma “La Sapienza”.
** Testo riveduto della relazione tenuta al convegno ARSAE/LUISS su “Costituzione e ‘pareg-
gio’ di bilancio”, svoltosi a Roma il 18 maggio 2012.

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