Comunicazioni sulla GU nº T-181/17 of Tribunal General de la Unión Europea, October 06, 2017

Resolution DateOctober 06, 2017
Issuing OrganizationTribunal General de la Unión Europea
Decision NumberT-181/17

Ricorso proposto il 18 agosto 2017 - PC/EASO

(Causa T-181/17)

Lingua processuale: il finlandese

Parti

Ricorrente: PC (rappresentante: L. Railas, avvocato)

Convenuto: Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO)

Conclusioni

La ricorrente chiede che il Tribunale voglia:

obbligare l’EASO a revocare ed espungere il documento anonimo e lesivo della dignità umana dalla decisione motivata del 15 giugno 2016, nonché ad emettere una nuova decisione che rimandi alla retrodatata decisione EASO/ED/2015/358 e alla conseguente decisione di licenziamento EASO/HR/2015/607, il cui annullamento è stato richiesto dalla ricorrente con ricorso promosso nella causa T-610/16;

obbligare l’EASO a provvedere, con riguardo alla ricorrente, all’eliminazione di fascicoli personali istituendo un fascicolo personale unico ai sensi dell’articolo 26 dello Statuto dei funzionari dell’Unione europea, i cui documenti siano conformi allo Statuto, nonché a stralciare dal fascicolo personale della ricorrente i documenti manoscritti e non indentificati con assoluta certezza ad esso estranei;

obbligare l’EASO a esaminare la genesi del documento EASO/ED/2015/358 e imporre al suo consiglio di amministrazione di adottare misure in caso di cattiva amministrazione dell’Ufficio ai sensi degli articoli 29 [paragrafo 1], lettera b), e 31, paragrafo 6, del regolamento n. 439/2010 che istituisce l’EASO, condannandolo altresì a versare alla ricorrente la somma pari a EUR 30 000 a titolo di risarcimento danni per violazione dell’articolo 41, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, consistente nell’adozione di un provvedimento individuale, da parte dell’EASO, che recante pregiudizio alla ricorrente stessa;

obbligare l’EASO a indagare sul mobbing verificatosi sul luogo di lavoro nei confronti della ricorrente, nonché imporre all’Ufficio e al suo consiglio di amministrazione di adottare misure nei confronti dei soggetti responsabili del mobbing sul posto di lavoro, condannandoli inoltre a corrispondere alla ricorrente la somma di EUR 30 000 in ragione di tale prolungata violazione amministrativa;

obbligare l’EASO a verificare la trasmissione di documenti riservati relativi alla ricorrente a terzi non autorizzati, nonché imporre all’Ufficio e al suo consiglio di amministrazione di adottare provvedimenti nei confronti delle persone responsabili di tale trasmissione di documenti, condannandoli altresì a corrispondere alla ricorrente la somma pari a EUR 20...

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