L_2018153IT.01000101.xml
15.6.2018 | IT | Gazzetta ufficiale dell'Unione europea | L 153/1 |
DECISIONE (UE) 2018/859 DELLA COMMISSIONE
del 4 ottobre 2017
relativa all'aiuto di stato SA.38944 (2014/C) (ex 2014/NN) cui il Lussemburgo ha dato esecuzione a favore di Amazon
[notificata con il numero C(2017) 6740]
(Il testo in lingua francese è il solo facente fede)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 108, paragrafo 2, primo comma,
visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a),
dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni conformemente a tali disposizioni (1) e viste le osservazioni trasmesse,
considerando quanto segue:
1. PROCEDIMENTO
(1) | Con lettera del 24 giugno 2014 la Commissione ha inviato al Lussemburgo una richiesta di informazioni sulla sua prassi in materia di ruling fiscali in relazione ad Amazon. In tale lettera, la Commissione ha chiesto al Lussemburgo di confermare che Amazon è soggetta a tassazione in tale paese e di specificare l'entità delle attività del gruppo Amazon che beneficiano di un'agevolazione fiscale nel quadro del regime fiscale per la proprietà intellettuale. Inoltre, la Commissione ha chiesto informazioni su tutti i ruling fiscali relativi al gruppo Amazon ancora in vigore. Con messaggio di posta elettronica del 18 luglio 2014, il Lussemburgo ha chiesto una proroga del termine fissato per la risposta alla lettera della Commissione del 24 giugno 2014; proroga accordatagli (2). |
(2) | Il 4 agosto 2014 il Lussemburgo ha comunicato la sua risposta alla richiesta della Commissione del 24 giugno 2014, alla quale sono state allegate, in particolare, una lettera del 6 novembre 2003 inviata dall'Administration des contributions directes (l'«amministrazione fiscale lussemburghese») ad Amazon.com, Inc. (il «ruling fiscale in questione»), una lettera datata 23 ottobre 2003 di Amazon.com, Inc. e una lettera datata 31 ottobre 2003 redatta da [Advisor 1] (*1) per conto di Amazon.com, Inc. indirizzata all'amministrazione fiscale lussemburghese e richiedente un ruling fiscale (in appresso denominate collettivamente «domanda di ruling fiscale»), nonché le relazioni finanziarie annuali di Amazon EU S.à.r.l. (società a responsabilità limitata) (in appresso «LuxOpCo») (3), di Amazon Europe Holding Technologies SCS («LuxSCS») (4), di Amazon Services Europe S.à.r.l. («ASE»), di Amazon MEDIA EU S.à.r.l. («AMEU») e di altre entità del gruppo Amazon Luxembourg. |
(3) | Il 7 ottobre 2014 la Commissione ha adottato la decisione di avviare il procedimento di indagine formale di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del TFUE nei confronti del ruling fiscale in questione motivando tale decisione con il persistere, secondo la stessa, di seri dubbi in merito alla compatibilità di tale misura con il mercato interno (la «decisione di avvio») (5). Nel contesto di tale decisione, il Lussemburgo è stato invitato a fornire informazioni supplementari sul ruling fiscale in questione (6). Con lettere del 3 e del 5 novembre 2014 il Lussemburgo ha chiesto una proroga del termine fissato per la risposta alla decisione di avvio. |
(4) | Con lettera del 21 novembre 2014, il Lussemburgo ha presentato le sue osservazioni in merito alla decisione di avvio. A tale lettera era allegata altresì una relazione in merito ai prezzi di trasferimento preparata da [Advisor 2] per conto di Amazon (la «relazione PT»), che non era stata precedentemente trasmessa alla Commissione. |
(5) | La decisione di avvio è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (7) il 6 febbraio 2015. Gli interessati sono stati invitati a presentare le loro osservazioni in merito a tale decisione. |
(6) | Con lettera del 13 febbraio 2015, la Commissione ha inviato al Lussemburgo una richiesta di informazioni supplementari. In tale lettera, la Commissione ha altresì chiesto al Lussemburgo di autorizzarla a contattare direttamente Amazon per ottenere le informazioni richieste qualora queste ultime non fossero in possesso del Lussemburgo. Il 24 febbraio 2015 il Lussemburgo ha chiesto una proroga del termine fissato per la risposta alla richiesta di informazioni formulata dalla Commissione. |
(7) | Con lettera del 5 marzo 2015, Amazon ha presentato le sue osservazioni in merito alla decisione di avvio. Anche i seguenti terzi hanno presentato osservazioni in merito alla decisione di avvio: Oxfam il 14 gennaio 2015, la Bundesarbeitskammer il 4 febbraio 2015, Fedil il 27 febbraio 2015, la Booksellers Association («BA») il 3 marzo 2015, il Syndicat de la librairie française («SLF») il 4 marzo 2015, la European and International Booksellers Federation («EIBF») il 4 marzo 2015, ATOZ SA il 5 marzo 2015, la Computer and Communications Industry Association («CCIA») il 5 marzo 2015 e lo European Policy Information Center («EPICENTER») il 5 marzo 2015. Inoltre, il 5 marzo 2015, sia la Federation of European Publisher («FEP») sia il Syndicat des distributeurs de loisirs culturels («SDLC») hanno entrambi dichiarato di sostenere la posizione dell'EIBF. |
(8) | Il 12 marzo 2015 la Commissione e il Lussemburgo hanno tenuto un incontro in teleconferenza, durante il quale il Lussemburgo ha assicurato alla Commissione che, al più tardi entro il 17 marzo 2015, sarebbe stato in grado di fornire una risposta esauriente alla richiesta di informazioni della Commissione del 13 febbraio 2015. |
(9) | Con lettera del 17 marzo 2015, il Lussemburgo ha risposto in parte alla richiesta di informazioni della Commissione del 13 febbraio 2015. In tale lettera le autorità lussemburghesi hanno peraltro spiegato che le informazioni mancanti, in particolare quelle relative a determinati rapporti contrattuali tra entità di Amazon in Lussemburgo e terzi, non erano in suo possesso. |
(10) | Il 19 marzo 2015 la Commissione ha trasmesso al Lussemburgo le osservazioni di terzi relative alla decisione di avvio. |
(11) | Con messaggio di posta elettronica del 19 marzo 2015, Amazon ha presentato l'accordo sulla ripartizione dei costi («ARC») modificato e riformulato, stipulato il 1o gennaio 2005 tra LuxSCS e due entità del gruppo Amazon negli Stati Uniti, accordo che è stato ulteriormente modificato e riformulato il 2 luglio 2009 (con effetto a decorrere dal 5 gennaio 2009) e quindi nuovamente modificato con effetto a decorrere dal 1o gennaio 2014 (8). |
(12) | Tramite scambi di messaggi di posta elettronica del 18, 19 e 20 marzo 2015, la Commissione ha comunicato al Lussemburgo che la sua risposta del 17 marzo 2015 alla richiesta di informazioni della Commissione del 13 febbraio 2015 era incompleta e ha quindi posto ulteriori domande al fine di ottenere chiarimenti. |
(13) | Il 20 marzo 2015, il Lussemburgo ha acconsentito affinché la Commissione indirizzasse le sue domande direttamente ad Amazon. Il 26 marzo 2015 la Commissione ha informato il Lussemburgo che, ai sensi dell'articolo 6 bis del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio (9), la Commissione stessa aveva sottolineato che il procedimento di indagine formale nei confronti del ruling fiscale in questione non era operativo a tale data. Su tale base e con l'autorizzazione del Lussemburgo (10), il 26 marzo 2015 la Commissione, a norma dell'articolo 6 bis, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 659/1999, ha chiesto ad Amazon (la «richiesta di informazioni riguardanti il mercato») di fornirle tutti gli accordi conclusi da Amazon dal 2000 in ragione dei quali i diritti di proprietà intellettuale («PI») di Amazon erano stati concessi in licenza o altrimenti resi disponibili (gli «accordi in materia di PI»), nonché qualsiasi accordo ARC e/o di adesione stipulato tra LuxSCS e altre entità del gruppo Amazon. Amazon è stata inoltre invitata a fornire informazioni sulle attività di LuxSCS e sui conti finanziari delle filiali di Amazon al di fuori del Lussemburgo, nonché a spiegare o riconciliare determinati dati finanziari. Infine, sono state richieste informazioni sulle recenti modifiche relative alla struttura giuridica del gruppo Amazon in Lussemburgo. |
(14) | Con lettera del 20 aprile 2015, il Lussemburgo ha chiesto alla Commissione di spiegare lo scopo di una riunione che quest'ultima aveva avuto con Oxfam ed Eurodad e della quale il Lussemburgo non era stato informato. Inoltre ha chiesto che non si procedesse con la pubblicazione della decisione di inviare la richiesta di informazioni riguardanti il mercato. |
(15) | Il 4 maggio 2015 Amazon ha risposto in parte alla richiesta di informazioni della Commissione del 26 marzo 2015. Amazon ha inoltre confermato che la sua struttura in Lussemburgo era stata modificata nel 2014 e che su tale base il Lussemburgo aveva emesso un nuovo ruling fiscale, tuttavia l'impresa ha spiegato che la modifica non aveva rilevanza ai fini dell'indagine svolta dalla Commissione. |
(16) | L'8 maggio 2015 si è tenuta una riunione tra la Commissione, il Lussemburgo e Amazon. Con lettera del 12 giugno 2015 Amazon ha presentato osservazioni complementari a seguito di tale riunione. Amazon ha altresì fornito un elenco di accordi in materia di proprietà intellettuale, che essa ha definito «accordi M.com», in ragione dei quali Amazon ha reso disponibile a terzi indipendenti la proprietà intellettuale relativa alla propria tecnologia di piattaforma. |
(17) | Con lettera del 13 maggio 2015, il Lussemburgo ha presentato le sue osservazioni in merito a quelle presentate da terzi sulla decisione di avvio. |
(18) | Con lettera del 3 luglio 2015 la Commissione ha ricordato ad Amazon che mancavano ancora talune informazioni da fornire, in particolare, in merito agli accordi relativi alla proprietà intellettuale e ha richiesto |
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