Governo dell'economia e diritti fondamentali nell'Unione europea: una riflessione introduttiva

• Author: Guido Rivosecchi - Marialuisa Zuppetta
• Pages: 11-24

S: 1. Il compromesso originario. – 2. La rottura. – 3. La (difficile) ricom-

posizione.

1. Il compromesso originario

In principio era il governo dell’economia. Le Comunità europee na-

scono e si sviluppano nella prospettiva di costruire strumenti di promo-

zione e di governance del mercato comune prima e del mercato unico

poi, passando per l’abolizione dei dazi e delle misure protezionistiche,

per la creazione di una zona di libero scambio e per l’introduzione di

politiche comuni.

Ben presto, però, si pone la questione dei diritti fondamentali. Nelle

prime tappe sopra richiamate si esprimono infatti le fasi prodromiche al

successivo passaggio all’unione economico-monetaria e al consolida-

mento di quegli specifici strumenti di integrazione – anche attraverso i

diritti e il loro “effetto federalizzante”1 o, almeno, di legittimazione2 – che

collocano la costruzione europea tra le forme più pregnanti di “spazio

* Il lavoro è frutto di una riflessione comune dei due autori. In ogni modo, Guido Rivosec-

chi è autore dei paragrafi 1 e 2 e Marialuisa Zuppetta del paragrafo 3.

1 A. Barbera, Prefazione a I diritti in azione. Universalità e pluralismo dei diritti fonda-

mentali nelle Corti europee, a cura di M. Cartabia, Bologna, Il Mulino, 2007, 8.

2 Cfr., ad esempio, R. Bifulco – M. Cartabia – A. Celotto, Introduzione a L’Europa dei di-

ritti. Commento alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, Bologna, Il Mulino,

2001, 22 ss., che sottolineano come, già con l’avvento della Carta, l’emersione di una dimen-

sione politica e pubblica sulla questione dei diritti funga sostanzialmente da stimolo rispetto

alla necessità di affrontare il problema fondamentale della legittimazione del processo costi-

tuzionale europeo (ivi, 32).

GOVERNO DELL’ECONOMIA E DIRITTI

FONDAMENTALI NELL’UNIONE EUROPEA:

UNA RIFLESSIONE INTRODUTTIVA

di Guido Rivosecchi e Marialuisa Zuppetta*