2000/821/EC: Council Decision of 20 December 2000 on the implementation of a programme to encourage the development, distribution and promotion of European audiovisual works (MEDIA Plus - Development, Distribution and Promotion) (2001-2005)

Coming into Force01 January 2001
End of Effective Date31 December 2006
Celex Number32000D0821
ELIhttp://data.europa.eu/eli/dec/2000/821/oj
Published date30 December 2000
Date20 December 2000
Official Gazette PublicationOfficial Journal of the European Communities, L 336, 30 December 2000
EUR-Lex - 32000D0821 - IT

2000/821/CE: Decisione del Consiglio, del 20 dicembre 2000, relativa all'attuazione di un programma di incentivazione dello sviluppo, della distribuzione e della promozione delle opere audiovisive europee (MEDIA Plus - Sviluppo, distribuzione e promozione) (2001-2005)

Gazzetta ufficiale n. L 336 del 30/12/2000 pag. 0082 - 0091


Decisione del Consiglio

del 20 dicembre 2000

relativa all'attuazione di un programma di incentivazione dello sviluppo, della distribuzione e della promozione delle opere audiovisive europee (MEDIA Plus - Sviluppo, distribuzione e promozione) (2001-2005)

(2000/821/CE)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 157, paragrafo 3,

vista la proposta della Commissione,

visto il parere del Parlamento europeo,

visto il parere del Comitato economico e sociale,

considerando quanto segue:

(1) La Commissione ha organizzato a Birmingham, dal 6 all'8 aprile 1998, in collaborazione con la Presidenza in carica, la conferenza europea dell'audiovisivo "Sfide e possibilità dell'era digitale". Da tale consultazione è emersa la necessità di un programma rafforzato di sostegno all'industria europea dell'audiovisivo, segnatamente in materia di sviluppo, distribuzione e promozione di opere audiovisive europee. Inoltre nell'era digitale le attività nel settore dell'audiovisivo contribuiscono alla creazione di nuovi posti di lavoro, in particolare nella produzione e nella diffusione di contenuti audiovisivi.

(2) Il 28 maggio 1998, il Consiglio, approvando i risultati della conferenza europea dell'audiovisivo di Birmingham, ha sottolineato l'opportunità d'incentivare lo sviluppo di un'industria europea di programmi audiovisivi forte e competitiva, in particolare prendendo in considerazione la diversità culturale europea e le condizioni particolari delle aree linguistiche limitate.

(3) La relazione del 26 ottobre 1998 del Gruppo di riflessione ad alto livello sulla politica audiovisiva intitolata "L'era digitale e la politica audiovisiva europea" riconosce la necessità di rafforzare le misure di sostegno a favore dell'industria cinematografica e audiovisiva, in particolare dotando il programma MEDIA di risorse adeguate all'esperienza e all'importanza strategica dell'industria.

(4) Le sfide della produzione, della distribuzione e della disponibilità del contenuto audiovisivo europeo sono stati i principali temi affrontati dal Forum audiovisivo "Un contenuto europeo per il millennio digitale" organizzato dalla Presidenza in carica in collaborazione con la Commissione a Helsinki il 10 e 11 settembre 1999.

(5) La comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio dei Ministri intitolata "Le prossime fasi della politica audiovisiva" riconosce la necessità di un sostegno pubblico maggiore, in particolare a livello comunitario, per rafforzare la competitività del settore audiovisivo europeo.

(6) Il Libro verde sulla convergenza tra i settori delle telecomunicazioni, dell'audiovisivo e delle tecnologie dell'informazione e sulle sue implicazioni normative sottolinea il rischio di una carenza di contenuti di qualità per il mercato della televisione digitale e analogica.

(7) La consultazione pubblica sul Libro verde condotta dalla Commissione ha rivelato la necessità di creare un quadro favorevole alla distribuzione e alla promozione di contenuti audiovisivi europei per i media tradizionali e nuovi in un contesto digitale.

(8) Nelle conclusioni del 27 settembre 1999 sui risultati della consultazione pubblica relativa al Libro Verde sulla convergenza(1), il Consiglio ha invitato la Commissione a tener conto dei risultati della consultazione al momento di elaborare proposte di misure per il rafforzamento del settore europeo dell'audiovisivo, ivi compreso il settore multimediale.

(9) Nella comunicazione del 14 dicembre 1999 su "Principi e orientamenti per la politica audiovisiva della Comunità nell'era digitale", la Commissione ha definito le priorità della sua azione nel settore dell'audiovisivo per il periodo 2000-2005.

(10) La Commissione ha attuato un "Programma d'azione volto a promuovere lo sviluppo dell'industria audiovisiva europea (MEDIA) (1991-1995)", adottato dal Consiglio con decisione 90/685/CEE del Consiglio(2), che comportava in particolare azioni destinate a sostenere lo sviluppo e la distribuzione di opere audiovisive europee.

(11) Sulla scorta del Libro verde "Scelte strategiche per potenziare l'industria europea dei programmi nell'ambito della politica audiovisiva dell'Unione europea", la Commissione ha presentato, nel novembre 1995, una proposta di decisione del Consiglio che istituisce il Fondo europeo di garanzia per la promozione dell'industria cinematografica e televisiva(3), in merito alla quale il Parlamento europeo ha emesso un parere favorevole il 22 ottobre 1996(4).

(12) La strategia comunitaria di sviluppo e rafforzamento dell'industria audiovisiva europea è stata confermata nel quadro del programma MEDIA II (1996-2000), adottato con decisione 95/563/CE del Consiglio(5) e con decisione 95/564/CE del Consiglio(6). Basandosi sull'esperienza maturata con questo programma, è opportuno prolungarla tenendo conto dei risultati ottenuti.

(13) La relazione della Commissione sui risultati ottenuti nel quadro del programma MEDIA II (1996-2000), dal 1o gennaio 1996 al 30 giugno 1998, mette in evidenza che il programma risponde alla necessaria sussidiarietà degli aiuti comunitari in rapporto agli aiuti nazionali, essendo le basi di intervento del programma MEDIA complementari alle basi tradizionali dei meccanismi nazionali di sostegno.

(14) È necessario tener conto degli aspetti culturali del settore dell'audiovisivo, conformemente all'articolo 151, paragrafo 4, del trattato.

(15) Conformemente al mandato negoziale affidato dal Consiglio alla Commissione, l'Unione dovrebbe vegliare, nel corso dei prossimi negoziati dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), a garantire, come nel corso dell'Uruguay Round, la possibilità che la Comunità e i suoi Stati membri salvaguardino e sviluppino la loro capacità di definire e attuare le loro politiche culturali ed audiovisive per la salvaguardia della loro diversità culturale.

(16) Sostenendo lo stesso approccio e consapevole del ruolo specifico del settore europeo dell'audiovisivo ai fini della salvaguardia del pluralismo culturale, di un'economia sana e della libertà di espressione, il Parlamento europeo, nella risoluzione del 18 novembre 1999, ha ribadito il suo impegno a favore della libertà di azione riconosciuta nel quadro dell'Uruguay Round in materia di politica audiovisiva, sostenendo che, anche in futuro, le norme dell'accordo generale sugli scambi di servizi (GATS) sui servizi culturali, e segnatamente sul settore dell'audiovisivo, non dovrebbero compromettere la diversità e l'autonomia culturale dei membri dell'OMC.

(17) Per aumentare il plusvalore delle misure comunitarie è necessario garantire la complementarità tra le misure attuate a livello comunitario e le forme nazionali di sostegno.

(18) È necessario che la presente decisione sia coerente con l'azione della Commissione in materia di misure nazionali di sostegno al settore dell'audiovisivo, soprattutto alla luce dell'obiettivo della salvaguardia della diversità culturale in Europa, consentendo alle politiche nazionali di sviluppare adeguatamente il potenziale di produzione degli Stati membri. Il sostegno comunitario è inoltre cumulabile con qualsiasi sostegno pubblico.

(19) L'emergere di un mercato audiovisivo europeo richiede lo sviluppo e la produzione di opere europee, vale a dire le opere originarie degli Stati membri nonché le opere originarie di paesi terzi europei che partecipino al programma MEDIA Plus o che, rispettando le condizioni di cui alla direttiva 89/552/CEE del Consiglio, del 3 ottobre 1999, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti l'esercizio delle attività televisive(7), dispongano di un quadro di cooperazione con esso.

(20) Nel corso dei prossimi anni, la rivoluzione digitale, grazie alle nuove possibilità di trasmissione dei contenuti audiovisivi, agevolerà l'accesso alle opere audiovisive europee nonché una loro crescente diffusione al di fuori del paese d'origine.

(21) La competitività dell'industria dei programmi audiovisivi dipende dall'uso di nuove tecnologie nelle fasi dello sviluppo, della produzione e della distribuzione dei programmi. Di conseguenza, è opportuno assicurare una coordinazione appropriata ed efficace con le azioni intraprese nei settori delle nuove tecnologie, in particolare il Quinto programma quadro della Comunità europea per delle azioni di ricerca, di sviluppo tecnologico e di dimostrazione (1998-2002), adottato con decisione 182/1999/CE del Parlamento europeo e del Consiglio(8), con il futuro Sesto programma quadro e le nuove possibilità di produzioni multilingue, per garantire la coerenza con le azioni previste da detto programma. Un'attenzione particolare dovrà essere accordata alle esigenze e potenzialità delle piccole e medie imprese (PMI) operanti sul mercato del settore dell'audiovisivo. Sono auspicabili sforzi coordinati per sfruttare le nuove opportunità di produzione multilingue.

(22) Al fine di incentivare progetti europei nel settore dell'audiovisivo, la Commissione esaminerà la possibilità di finanziamenti complementari a titolo di altri strumenti comunitari, segnatamente nell'ambito "e-Europe" e di iniziative conseguenti alle conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona, quali la Banca europea per gli investimenti (BEI), il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) nonché i programmi quadro a favore della ricerca. Gli operatori del settore audiovisivo dovrebbero essere informati circa le varie forme di sostegno a loro disposizione nell'ambito dell'Unione...

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