La cooperazione giudiziaria europea e il principio fondamentale di tutela della dignità umana

AuthorPaolo Mengozzi
PositionAvvocato generale della Corte di giustizia dell'Unione europea
Pages225-235
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Studi sull’integrazione europea, IX (2014), pp. 225-235
Paolo Mengozzi*
La cooperazione giudiziaria europea
e il principio fondamentale di tutela
della dignità umana
S: 1. La tutela della dignità umana e il caso Lopes relativo all’attuazione in Francia del
mandato di arresto europeo istituito con la decisione quadro 2002/584/GAI. – 2. La sentenza
Kozlowski e il riconoscimento ai giudici tedeschi di un potere di tener conto dell’esigenza di
un reinserimento sociale del condannato. – 3 Segue: e il riconoscimento di un analogo pote-
re al legislatore olandese espresso nella sentenza Wolzenburg. – 4. Il problema di stabilire
se uno Stato membro, che abbia accettato la clausola di non esecuzione facoltativa, abbia
l’obbligo di rifiutare la consegna di un cittadino di un altro Stato quando questo sia suffi-
cientemente integrato nel proprio territorio. – 5. Segue: l’acquisizione di valore vincolante
della Carta dei diritti fondamentali e la trasformazione in dovere del potere di un tale Stato
di rifiutare la persona richiesta per favorire il suo reinserimento sociale una volta scontata
la pena. – 6. La non espressa ricezione di quest’idea nella sentenza Lopes dovuta al fatto
che la persona richiesta di consegna era un cittadino dell’Unione e per essa poteva trovare
applicazione il principio di non discriminazione in base alla nazionalità. – 7. Il tono direttivo
con cui la Corte ha invitato i giudici del rinvio a tener conto dell’urgenza di tutela dell’u-
nità familiare. – 8. L’influenza sulla pronuncia Lopes della sentenza 227/2010 della Corte
costituzionale anch’essa adottata con riferimento a una richiesta di consegna di un cittadino
dell’Unione. – 9. L’atteggiamento che, con riferimento alla tutela della dignità umana di
condannati a pene detentive, la Corte di giustizia e la Corte costituzionale italiana dovranno
assumere se in futuro chiamate a pronunciarsi in relazione a cittadini di Stati terzi.
1. Il riferimento al principio fondamentale di tutela della dignità umana ha avuto
un’incidenza rilevante sul contributo che la Corte di giustizia, nel quadro della
cooperazione giudiziaria in materia penale, ha dato, per tutti i ventotto Paesi dell’U-
nione, alla valorizzazione delle esigenze del reinserimento sociale di condannati a
pene detentive e della salvaguardia della loro vita famigliare. Una manifestazione
particolarmente evidente di tale contributo è certamente costituita dalla pronuncia
che la Corte ha adottato nel caso Lopes1 con riferimento all’attuazione da parte della
* Avvocato generale della Corte di giustizia dell’Unione europea.
1 Sentenza della Corte di giustizia del 5 settembre 2012, causa C-42/11, Lopes Da Silva Jorge. Su di
essa cfr. S. M, Mandato d’arresto europeo, principio del reciproco riconoscimento e diritti del
condannato, in Diritti Umani e Diritto Internazionale, 2013, pp. 226-230; M. C, Nel preve-
dere limiti sulla cittadinanza si crea una situazione di grave pregiudizio, in Guida al diritto, Il Sole 24 Ore,
n. 38 del 22 settembre 2012, p. 102 ss.; C. B, La Corte di giustizia di nuovo sul mandato d’arresto

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