Règlement d'exécution (UE) 2019/560 du Conseil du 8 avril 2019 mettant en œuvre le règlement (UE) n° 359/2011 concernant des mesures restrictives à l'encontre de certaines personnes, entités et organismes au regard de la situation en Iran

Published date09 April 2019
Subject Matterpolitica estera e di sicurezza comune,politique étrangère et de sécurité commune
Official Gazette PublicationGazzetta ufficiale dell'Unione europea, L 98, 9 aprile 2019,Journal officiel de l'Union européenne, L 98, 9 avril 2019
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9.4.2019 IT Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 98/1

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/560 DEL CONSIGLIO

dell'8 aprile 2019

che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 359/2011 del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran (1), in particolare l'articolo 12, paragrafo 1,

vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

considerando quanto segue:

(1) Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 359/2011.
(2) In base ad un riesame della decisione 2011/235/PESC del Consiglio (2), il Consiglio ha deciso che è opportuno prorogare le misure restrittive ivi previste fino al 13 aprile 2020.
(3) Il Consiglio ha inoltre concluso che è opportuno aggiornare le voci riguardanti 51 persone e un'entità figuranti nell'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011.
(4) È pertanto opportuno modificare di conseguenza l'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011,

HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1

L'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011 è modificato come indicato nell'allegato del presente regolamento.

Articolo 2

Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Luxembourg, l'8 aprile 2019

Per il Consiglio

La presidente

F. MOGHERINI


(1) GU L 100 del 14.4.2011, pag. 1.

(2) Decisione 2011/235/PESC del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran (GU L 100 del 14.4.2011, pag. 51).


ALLEGATO

Persone

Nome Informazioni identificative Motivi Data di inserimento nell'elenco
«1. AHMADI-MOQADDAM Esmail Luogo di nascita: Teheran (Iran) Data di nascita: 1961 Ex consigliere di alto livello per la sicurezza presso il capo di stato maggiore delle forze armate. Capo della polizia nazionale iraniana dal 2005 fino all'inizio del 2015. Inoltre, capo della polizia Criminalità informatica iraniana (in elenco) dal gennaio 2011 fino all'inizio del 2015. Le forze sotto il suo comando hanno condotto brutali attacchi contro pacifiche manifestazioni di protesta e un violento assalto alla Casa dello studente dell'Università di Teheran nella notte del 15 giugno 2009. Attualmente capo del quartier generale iraniano a sostegno del popolo yemenita. 12.4.2011
2. ALLAHKARAM Hossein Luogo di nascita: Najafabad (Iran) Data di nascita: 1945 Capo di Ansar-e Hezbollah e colonnello del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC). Cofondatore di Ansar-e Hezbollah. Questa forza paramilitare si è resa responsabile di estreme violenze durante la repressione attuata nei confronti degli studenti e delle università nel 1999, 2002 e 2009. Detiene un ruolo di primo piano all'interno di un'organizzazione pronta a commettere violazioni dei diritti umani a danno dei cittadini, promuovendo ad esempio le aggressioni nei confronti delle donne per le loro scelte in fatto di abbigliamento. 12.4.2011
4. FAZLI Ali Vice comandante delle forze Basij, capo del corpo Seyyed al-Shohada dell'IRGC nella provincia di Teheran (fino al febbraio 2010). Il corpo Seyyed al-Shohada è incaricato della sicurezza nella provincia di Teheran e ha svolto un ruolo chiave nella brutale repressione dei manifestanti del 2009. 12.4.2011
7. KHALILI Ali Generale dell'IRGC, con un ruolo di primo piano all'interno della base Sarollah. Ha firmato una lettera, inviata al Ministero della sanità il 26 giugno 2009, che vietava la presentazione di documenti o dossier medici alle persone ferite o ricoverate in ospedale durante gli avvenimenti post elettorali. 12.4.2011
8. MOTLAGH Bahram Hosseini Capo dell'accademia di comando e stato maggiore dell'esercito (DAFOOS). Ex capo del corpo Seyyed al-Shohada dell'IRGC nella provincia di Teheran. Il corpo Seyyed al-Shohada ha svolto un ruolo chiave nell'organizzare la repressione delle manifestazioni di protesta nel 2009. 12.4.2011
10. RADAN Ahmad-Reza Luogo di nascita: Isfahan (Iran) Data di nascita: 1963 In precedenza responsabile del centro di studi strategici della forza di sicurezza iraniana, un organismo collegato alla polizia nazionale. Capo del centro di studi strategici di polizia, vicecapo della polizia nazionale iraniana fino al giugno 2014. In qualità di vicecapo della polizia nazionale dal 2008, Radan si è reso responsabile di pestaggi, omicidi nonché arresti e detenzioni arbitrari commessi dalle forze di polizia contro i manifestanti. Attualmente comandante dell'IRGC incaricato di addestrare le forze “antiterrorismo” irachene. 12.4.2011
11. RAJABZADEH Azizollah Ex capo dell'Organizzazione di Teheran per l'attenuazione degli effetti delle catastrofi (TDMO). In qualità di capo della polizia di Teheran fino al gennaio 2010, si è reso responsabile di attacchi violenti da parte delle forze di polizia contro manifestanti e studenti. In qualità di comandante delle forze dell'ordine nella Grande Teheran, Azizollah Rajabzadeh era l'esponente di grado più elevato accusato nei casi di abusi perpetrati nel carcere di Kahrizak nel dicembre 2009. 12.4.2011
13. TAEB Hossein Luogo di nascita: Teheran Data di nascita: 1963 Capo dell'intelligence dell'IRGC dall'ottobre 2009. Comandante delle forze Basij fino all'ottobre 2009. Le forze sotto il suo comando hanno partecipato a pestaggi di massa, omicidi, detenzioni e torture nei confronti di pacifici manifestanti. 12.4.2011
14. SHARIATI Seyeed Hassan Consigliere e membro della 28a sezione della Corte suprema. Capo della magistratura di Mashhad fino al settembre 2014. I processi sotto la sua supervisione sono stati condotti in maniera sommaria e a porte chiuse, senza rispettare i diritti fondamentali degli imputati e sulla base di confessioni estorte a mezzo di pressioni e torture. Dato che le sentenze di esecuzione sono state emesse in massa, le sentenze capitali sono state inflitte senza la corretta osservanza di eque procedure di audizione. 12.4.2011
15. DORRI-NADJAFABADI Ghorban-Ali Luogo di nascita: Najafabad (Iran) Data di nascita: 1945 Membro dell'Assemblea di esperti e rappresentante del leader supremo nella provincia Markazi (Centrale) nonché capo della Corte suprema amministrativa. Procuratore generale dell'Iran fino al settembre 2009 nonché ex ministro dell'intelligence sotto la presidenza Khatami. In qualità di procuratore generale dell'Iran, ha ordinato e sovrinteso ai processi farsa seguiti alle prime manifestazioni di protesta post-elettorali, in cui agli imputati è stato negato il diritto ad un avvocato. 12.4.2011
16. HADDAD Hassan (alias Hassan ZAREH DEHNAVI) Ex viceresponsabile della sicurezza del tribunale rivoluzionario di Teheran. Ex giudice, sezione 26 del tribunale rivoluzionario di Teheran. Incaricato dei casi di detenuti collegati alle crisi post elettorali, ha periodicamente minacciato le famiglie dei detenuti per ridurle al silenzio. Ha svolto un ruolo importante nell'emissione degli ordini di detenzione nel carcere di Kahrizak nel 2009. Nel novembre 2014, il suo ruolo nella morte di detenuti è stato ufficialmente riconosciuto dalle autorità iraniane. 12.4.2011
17. SOLTANI Hodjatoleslam Seyed Mohammad Capo dell'Organizzazione per la propaganda islamica nella provincia di Khorasan-Razavi. Giudice del tribunale rivoluzionario di Mashhad fino al 2013. I processi sotto la sua giurisdizione sono stati condotti in maniera sommaria e a porte chiuse, senza rispettare i diritti fondamentali degli imputati. Dato che le sentenze di esecuzione sono state emesse in massa, le sentenze capitali sono state inflitte senza la corretta osservanza di eque procedure di audizione. 12.4.2011
18. HEYDARIFAR Ali-Akbar Ex giudice, tribunale rivoluzionario di Teheran. Ha partecipato ai processi contro i manifestanti. È stato interrogato dalla magistratura sugli abusi perpetrati a Kahrizak. Ha svolto un ruolo importante nell'emissione degli ordini di detenzione dei detenuti nel carcere di Kahrizak nel 2009. Nel novembre 2014, il suo ruolo nella morte di detenuti è stato ufficialmente riconosciuto dalle autorità iraniane. 12.4.2011
19. JAFARI-DOLATABADI Abbas Luogo di nascita: Yazd (Iran) Data di nascita: 1953 Procuratore generale di Teheran dall'agosto 2009. La procura di Dolatabadi ha incriminato un numero elevato di manifestanti, compresi partecipanti alle manifestazioni di protesta della giornata di Ashura nel dicembre 2009. Ha ordinato la chiusura della procura di Karroubi nel settembre 2009 e l'arresto di diversi esponenti politici riformisti e ha messo al bando due partiti politici riformisti nel giugno 2010. La sua procura ha incriminato i manifestanti con l'accusa di Muharebeh, o ribellione contro Dio, che comporta la condanna a morte, e negato il giusto processo alle persone esposte alla pena capitale. La sua procura ha inoltre perseguitato e arrestato riformisti, attivisti per i diritti umani ed esponenti dei media nell'ambito di una vasta repressione dell'opposizione politica. Nell'ottobre 2018 ha annunciato ai media che quattro attivisti ambientali iraniani detenuti sarebbero stati accusati di “seminare corruzione sulla
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