Decision No 922/2009/EC of the European Parliament and of the Council of 16 September 2009 on interoperability solutions for European public administrations (ISA) (Text with EEA relevance)

Published date03 October 2009
Subject MatterScientific and technical information and documentation
Official Gazette PublicationOfficial Journal of the European Union, L 260, 03 October 2009
L_2009260IT.01002001.xml
3.10.2009 IT Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 260/20

DECISIONE N. 922/2009/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

del 16 settembre 2009

sulle soluzioni di interoperabilità per le pubbliche amministrazioni europee (ISA)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 156, primo comma,

vista la proposta della Commissione,

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1),

visto il parere del Comitato delle regioni (2),

deliberando secondo la procedura di cui all’articolo 251 del trattato (3),

considerando quanto segue:

(1) Ai sensi dell’articolo 154 del trattato, per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di cui agli articoli 14 e 158 e per consentire ai cittadini dell’Unione europea, agli operatori economici e alle collettività regionali e locali di beneficiare pienamente dei vantaggi derivanti dall’instaurazione di uno spazio senza frontiere interne, la Comunità dovrebbe contribuire alla costituzione e allo sviluppo di reti transeuropee, mediante azioni tese a promuovere l’interconnettività, l’interoperabilità e l’accessibilità di tali reti.
(2) Nelle sue conclusioni del 1o dicembre 2005 sulla comunicazione della Commissione dal titolo «i2010 — Una società europea dell’informazione per la crescita e l’occupazione», il Consiglio ha sottolineato che l’adozione, a livello sia europeo sia nazionale, di politiche più precise, efficaci e integrate nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) è un elemento essenziale per conseguire gli obiettivi della produttività e della crescita economica. La Commissione è stata invitata a incoraggiare un utilizzo efficace delle TIC nei servizi pubblici tramite lo scambio di esperienze e a sviluppare approcci comuni su temi essenziali come l’interoperabilità e l’utilizzo efficace di standard aperti.
(3) Nella sua risoluzione del 14 marzo 2006 su un modello europeo di società dell’informazione per la crescita e l’occupazione (4), il Parlamento europeo ha chiesto che sia posto l’accento sulle questioni dell’interoperabilità e delle migliori prassi nei servizi elettronici del servizio pubblico per i cittadini e le imprese, con l’obiettivo ultimo di agevolare la circolazione, lo stabilimento e il lavoro, in piena libertà e senza ostacoli, dei cittadini negli Stati membri. Il Parlamento europeo ha inoltre esortato gli Stati membri a dare attuazione alle iniziative e ai programmi previsti dalla strategia i2010 nell’ambito della riforma delle rispettive amministrazioni pubbliche, al fine di offrire alle piccole e medie imprese (PMI) e ai cittadini servizi migliori, più efficienti e di più facile accesso.
(4) Nella dichiarazione ministeriale di Manchester del 24 novembre 2005, i ministri responsabili delle politiche in materia di TIC hanno concordato, tra l’altro, di collaborare tra loro e con la Commissione per condividere in modo più efficace gli strumenti esistenti, le specifiche comuni, gli standard e le soluzioni, e per incoraggiare, ove necessario, lo sviluppo collaborativo di soluzioni.
(5) Nella dichiarazione ministeriale di Lisbona del 19 settembre 2007, i ministri hanno tra l’altro invitato la Commissione a favorire la cooperazione tra gli Stati membri e la Commissione stessa per definire, sviluppare, attuare e monitorare l’interoperabilità transfrontaliera e intersettoriale; in particolare, essi hanno dichiarato che la futura normativa comunitaria dovrebbe anticipare e valutare l’impatto di tale normativa sulle infrastrutture TIC e sulla trasformazione dei servizi.
(6) Il rapido sviluppo delle TIC comporta il rischio che gli Stati membri scelgano soluzioni differenti o incompatibili e che emergano nuove barriere elettroniche, tali da ostacolare il corretto funzionamento del mercato interno e le relative libertà di circolazione. Ciò potrebbe avere effetti negativi sull’apertura e la competitività del mercato, nonché sull’erogazione di alcuni servizi di interesse generale, sia di natura economica che non economica, a cittadini e imprese. È opportuno che gli Stati membri e la Commissione intensifichino gli sforzi per evitare la frammentazione del mercato, realizzare l’interoperabilità e promuovere soluzioni concordate in materia di TIC, garantendo allo stesso tempo un’adeguata governance.
(7) I cittadini e le imprese trarrebbero inoltre vantaggio da soluzioni comuni, riutilizzabili e interoperabili e da processi amministrativi di back-office interoperabili, in quanto tali soluzioni e processi favorirebbero l’efficiente ed efficace erogazione transfrontaliera e intersettoriale di servizi pubblici a cittadini e imprese.
(8) È necessario un impegno costante per garantire l’interoperabilità transfrontaliera e intersettoriale, lo scambio di esperienze, l’elaborazione e la durata nel tempo di approcci comuni e condivisi, specifiche, standard e soluzioni, nonché per valutare le implicazioni in termini di TIC della normativa comunitaria, allo scopo di favorire efficienti ed efficaci interazioni transfrontaliere, per quanto riguarda, tra l’altro, l’attuazione di tale normativa, riducendo contemporaneamente costi e oneri amministrativi.
(9) Per affrontare tali sfide, quest’impegno dovrebbe comportare stretta cooperazione, coordinamento e dialogo tra Commissione e Stati membri, in stretta interazione con i settori responsabili dell’attuazione delle politiche dell’Unione europea e, ove opportuno, con altre parti interessate, tenendo in debita considerazione le priorità e la diversità linguistica dell’Unione europea nonché lo sviluppo di approcci comuni su temi essenziali come l’interoperabilità e l’utilizzo efficace di standard aperti.
(10) I servizi infrastrutturali dovrebbero essere mantenuti e gestiti in modo sostenibile, in conformità con la decisione 2004/387/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, relativa all’erogazione interoperabile di servizi paneuropei di governo elettronico alle amministrazioni pubbliche, alle imprese e ai cittadini (IDABC) (5), che impone alla Commissione di definire meccanismi che garantiscano la sostenibilità operativa e finanziaria dei servizi infrastrutturali. I servizi infrastrutturali in questione sono stati concordati con gli Stati membri nel corso dell’attuazione della decisione n. 1719/1999/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 1999, relativa ad una serie di orientamenti, compresa l’individuazione di progetti di interesse comune, per reti transeuropee di trasmissione elettronica di dati fra amministrazioni (IDA) (6), e della decisione n. 1720/1999/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 1999, che adotta una serie di azioni e di misure per garantire l’interoperabilità e l’accesso alle reti transeuropee per lo scambio elettronico di dati fra amministrazioni (IDA) (7), nonché nel corso dell’applicazione di IDABC e di altri programmi pertinenti.
(11) È opportuno che al programma IDABC, che si concluderà il 31 dicembre 2009, faccia seguito un programma comunitario sulle soluzioni di interoperabilità per le pubbliche amministrazioni europee (il programma ISA), che raccolga le summenzionate sfide.
(12) Il programma ISA dovrebbe basarsi sull’esperienza acquisita nel corso dei programmi IDA e IDABC. È opportuno inoltre tener conto delle conclusioni tratte dalle valutazioni dell’attuazione del programma IDABC, che esaminano aspetti quali la pertinenza, l’efficienza, l’efficacia, l’utilità e la coerenza di tale programma. È opportuno inoltre prestare particolare attenzione alle esigenze espresse dagli utenti. È emerso che un approccio coordinato consente, grazie a soluzioni comuni e condivise, elaborate e rese operative in cooperazione con gli Stati membri, di ottenere più rapidamente risultati di migliore qualità e tali da soddisfare le prescrizioni amministrative. Le attività incluse nei programmi IDA e IDABC hanno già dato e continuano a dare importanti contributi all’interoperabilità a sostegno dello scambio elettronico di informazioni tra le pubbliche amministrazioni europee, con ricadute positive sul mercato unico.
(13) Per evitare la frammentazione e garantire un approccio olistico, nel fissare le priorità del programma ISA è opportuno tenere in debita considerazione la strategia europea di interoperabilità e il quadro europeo di interoperabilità.
(14) Le soluzioni elaborate o rese operative nell’ambito del programma ISA dovrebbero essere basate sulla domanda e, per quanto possibile, integrarsi in un coerente ecosistema di servizi che agevolino l’interazione fra amministrazioni pubbliche europee e garantiscano, agevolino o rendano possibile l’interoperabilità transfrontaliera e intersettoriale.
(15) Il programma ISA dovrebbe garantire la disponibilità di quadri e servizi comuni e strumenti generici a sostegno dell’interazione transfrontaliera e intersettoriale tra pubbliche amministrazioni europee e coadiuvare i settori interessati nella valutazione delle implicazioni della legislazione comunitaria in termini di TIC e nella pianificazione dell’attuazione delle opportune soluzioni.
(16) È opportuno che i quadri comuni comprendano, tra l’altro, specifiche comuni, orientamenti e metodologie e strategie comuni. Tali quadri dovrebbero rispondere ai requisiti della legislazione comunitaria in vigore.
(17) Oltre a garantire il funzionamento e il perfezionamento dei servizi comuni esistenti, istituiti nell’ambito dei programmi IDA e IDABC e di altre iniziative analoghe, il programma ISA dovrebbe favorire l’istituzione, l’industrializzazione, il funzionamento e il perfezionamento di nuovi servizi comuni rispondenti a
...

To continue reading

Request your trial

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT